India: 20mila tribali in festa per il nuovo vescovo ausiliare di Ranchi
di Nirmala Carvalho
In pieno stile "indigeno", i fedeli hanno partecipato alla cerimonia di consacrazione di mons. Theodore Mascarenhas. "Papa Francesco - ha detto il nuovo vescovo - sarebbe colpito dall'amore dei tribali per Gesù Cristo, dal loro calore e dalla loro apertura".

Ranchi (AsiaNews) - Quasi 20mila persone hanno partecipato con affetto alla consacrazione di Theodore Mascarenhas come vescovo ausiliare di Ranchi, nello Stato indiano orientale del Jharkahand. Avvenuta il 30 agosto scorso, la cerimonia si è svolta alla St. Mary's Cathedral, alla presenza del card. Telesphore Toppo, vescovo della diocesi.

Il Jharkhand è considerato il cuore dell'India tribale, poiché la maggior parte della popolazione appartiene a comunità indigene. Lo stesso card. Toppo è stato il primo vescovo tribale del Paese. Le celebrazioni si sono svolte secondo le tradizioni locali, con due file di donne - vestite di sari rossi - ad aprire la processione d'ingresso dei cardinali e dei vescovi. Ad accompagnare la congregazione, 50 cori diversi, che intonavano inni e canti suonando strumenti tipici del luogo.

Visibilmente emozionato, mons. Mascarenhas si è rivolto ai fedeli presenti: "Sono toccato dalla vostra devozione, dall'amore con cui servite il Signore e dal rispetto che riponete nel clero e nei religiosi. Io vengo da Goa, ma ora sono un Jharkhandi".

"La cintura tribale in India - ha aggiunto - è una componente molto importante della nostra Chiesa e papa Francesco sarebbe colpito dall'amore dei tribali per Gesù Cristo, dal loro calore e dalla loro apertura".

Prima della sua nomina, mons. Mascarenhas ha vissuto diversi anni in Italia, servendo san Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e Francesco con il suo lavoro nel Pontificio consiglio per la cultura.