Mons. Mascarenhas: Nuova evangelizzazione e Vangelo, per i tribali di Ranchi
di Nirmala Carvalho
Il nuovo vescovo ausiliare presenta ad AsiaNews le sfide pastorali che lo attendono. Il problema delle "forze estremiste, una minaccia non solo per i cristiani, ma per l'unione, l'integrità e la laicità dell'intera nazione".

Mumbai (AsiaNews) - "La nuova evangelizzazione è la mia priorità. Voglio predicare il Vangelo in tutte le sue forme, per riaccendere la fede nelle persone". A parlare è mons. Theodore Mascarenhas, neo-eletto vescovo ausiliare di Ranchi (Jharkhand), che ad AsiaNews presenta i suoi obiettivi come pastore di una diocesi a maggioranza tribale. Nominato vescovo lo scorso luglio, il presule è stato consacrato lo scorso 30 agosto, alla presenza di quasi 20mila fedeli.

"Il lavoro missionario - afferma mons. Mascarenhas - è diventato una sfida piuttosto difficile al giorno d'oggi. A volte mi accorgo che l'entusiasmo mostrato dai sacerdoti diocesani non è lo stesso di quello dei missionari stranieri. Invece dobbiamo rivivere quell'entusiasmo di quanti hanno lasciato i propri Paesi per servire altri popoli. Dobbiamo imparare dalla loro dedizione".

Come vescovo ausiliare, il presule si augura di essere "quello che papa Francesco ci ha chiesto di essere: 'pastori con l'odore delle pecore, pastori in mezzo al proprio gregge, e pescatori di uomini'".

L'India, sottolinea mons. Mascarenhas, "ha un grande bisogno di evangelizzazione", soprattutto per contrastare "la crescita di forze estremiste di ogni tipo. L'India è un Paese molto tollerante, ma questa 'piccola fetta' sta crescendo e pone una minaccia non solo ai cristiani, ma all'unione, l'integrità e la laicità dell'intera nazione".