Nepal, radicali indù contro una celebre cantante: si è convertita al cristianesimo
di Christopher Sharma
Anju Panta è una delle star più amate del Paese. Dopo aver cambiato religione, si è rifiutata di esibirsi a un festival indù: "La mia fede non mi permette di adorare gli dei attraverso il canto". Alle critiche feroci dei media e dalla società civile risponde: "Non ho nulla da dire, rientra tutto nei piani di Dio. Ora vivo nella pace di Cristo".

Kathmandu (AsiaNews) - Si è convertita perché nel Signore "ha trovato la pace", e le feroci critiche del mondo indù "rientrano nei piani di Dio. Quindi a chi mi contesta non ho nulla da dire: ora vivo camminando su un sentiero diverso, il sentiero di pace tracciato da Cristo". Anju Panta, una delle cantanti e attrici più famose del Nepal, risponde così alla campagna di diffamazione lanciata contro di lei da gruppi radicali indù: la sua conversione al cristianesimo ha scatenato nel Paese un acceso dibattito.

L'artista era sposata dal 2002 con Manoj Raj Siwakoti, anche lui cantante molto popolare in Nepal. I due hanno una figlia, ma il loro matrimonio non ha funzionato: dopo la separazione, avvenuta circa un anno fa, ha concluso il suo cammino di ricerca interiore e si è convertita al cristianesimo. La sua carriera è costellata di successi: nel dicembre 2009, durante la tredicesima edizione del Close Up Hits FM Music Award, ha vinto quasi tutti i premi fra cui "Miglior cantante" e "Migliore canzone dell'anno". La sua hit "Nabirse Timilai" è una delle musiche più amate del Paese.

Dopo la conversione ha cambiato anche il tema delle sue melodie. Qualche tempo fa ha inciso "Jaba Ma Prabhuko Bhayar Jiuna Thale Nirasama Shanti Paya", che parla dell'inizio della sua nuova vita in Cristo e della pace che il Signore le ha donato nella tempesta. A causa del suo credo religioso, lo scorso 4 settembre ha rifiutato di cantare a un festival indù: "La mia fede non mi permette di adorare le divinità indù attraverso il canto. Inoltre, in quei giorni non stavo bene. Nonostante mi avessero offerto una cifra importante, ho rifiutato l'ingaggio". Questa scelta ha scatenato la furia dei gruppi radicali indù, ma anche l'ammirazione della comunità cristiana.

In Nepal l'81% della popolazione è di fede induista: su una popolazione di 26,6 milioni di persone, i cristiani sono più di 150mila (lo 0,4%) e i cattolici circa 7.200. Come spiega ad AsiaNews p. Silas Bogati, sacerdote nella capitale, "non è facile divenire cristiani qui. La società mette paletti e ostacoli di diverso tipo: i convertiti sanno che devono aspettarsi insulti e diffamazione, anche attraverso i social network. Ma noi ai nostri fedeli diciamo sempre di rimanere fermi nel Signore, che dà la forza per superare tutto".

L'esempio e la testimonianza della cantante hanno colpito soprattutto i giovani del Nepal. Apsara Nepali, cristiana, è madre di tre ragazzi indù: "I miei figli stanno riflettendo sulla loro fede, e pensano di convertirsi. Noi siamo fieri di avere Anju Panta nella nostra comunità, e centinaia di persone sono incoraggiate dal suo comportamento. Sono sicura che se la grande cantante vivrà una vita modello, sarà un esempio per tutti".