Vende il figlio neonato per giocare alla lotteria

Pechino (AsiaNews/Agenzie) – Un padre ha venduto il figlio neonato per 9 mila yuan - circa 900 euro - per comprare biglietti della lotteria e inseguire "il sogno di diventare ricco in una notte".

Un quotidiano cinese racconta che "il sig. Zhang", 35 anni, è stato per questo condannato dal tribunale di Fugou nell'Henan – provincia centrale della Cina - a 10 anni di carcere e ad una multa di 5 mila yuan. L'uomo ha un altro figlio. Il governo riconosce che ogni anno migliaia di bambini provenienti da famiglie povere vengono rapiti o venduti a coppie prive di figli o che desiderano altri bambini. Nessuno conosce le vere cifre del fenomeno, sicuramente molto maggiori. Il commercio è una conseguenza della politica governativa sul controllo delle nascite, che permette a ogni coppia di avere un solo figlio: soprattutto le bambine vengono uccise, abbandonate o vendute, anche per la speranza di avere poi un figlio maschio.

La gravità del fenomeno non smuove la Cina a rivedere la politica di pianificazione delle nascite, ma induce Pechino a emettere pene severe: in passato diversi "capi" di organizzazioni per il traffico di bambini sono stati condannati a morte, con ampio risalto mediatico.