Sinodo: teologo dello Sri Lanka, "ricerchiamo un approccio pastorale e non giuridico"
di Melani Manel Perera
P. Reid Shelton Fernando riflette sulle attese intorno al Sinodo straordinario sulla famiglia. Non bisogna "dare la libertà e la licenza di fare quel che si vuole", ma rispondere in modo "attuale" ai problemi che le famiglie incontrano nella società di oggi.

Colombo (AsiaNews) - "Un approccio all'evangelizzazione e alla famiglia che sia pastorale e non giuridico", senza però "dare la libertà e la licenza di fare quel che si vuole". Per p. Reid Shelton Fernando, teologo e attivista sociale dello Sri Lanka, è questo il risultato che dovrà emergere dal Sinodo straordinario sulla famiglia, in corso in Vaticano (5-19 ottobre 2014).

Secondo il sacerdote, il Sinodo deve rispondere in modo "attuale" ai problemi che le famiglie incontrano nella società di oggi. Per farlo, è importante lasciarsi "ispirare" dal comportamento dello stesso papa. "Il suo approccio al dialogo - spiega p. Fernando ad AsiaNews - è un nuovo cambiamento che deve essere preso con serietà. Il suo atteggiamento nei confronti di peccatori, fondamentalisti e atei dovrebbe essere accolto dalle Chiese locali, che tendono a condannare più che ad aprire le loro porte".

"La famiglia - sottolinea il teologo - è l'unità che sta alla base della società. Il tema generale della misericordia, che tante volte il papa evoca per prendere le parti dei poveri e dei sofferenti, deve essere riservata anche alle famiglie".

P. Fernando fa un appunto al modo con cui la Chiesa in Sri Lanka si è preparata al Sinodo: "Quando è stato presentato il Documento preparatorio con le 38 domande rivolte ai vescovi di tutto il mondo, c'è stata la disposizione di diffonderle in modo capillare, anche tra i laici. Purtroppo, alla famiglie srilankesi non è stata data l'opportunità di rispondere. Solo i vescovi che si occupano della pastorale dei laici lo hanno fatto. Questa è una grave lacuna per la nostra Chiesa".