Ucciso a Gerusalemme il palestinese sospettato di aver sparato a un rabbino
La polizia sostiene che l'uomo sospettato dell'attentato ha aperto il fuoco contro gli agenti dell'antiterrorismo che avevano circondato la sua casa. Il rabbino รจ leader di un movimento di destra che vuole "il ritorno" degli ebrei al Monte del Tempio, dove sorgono la moschea di al-Aqsa e la Cupola della Roccia.

Gerusalemme (AsiaNews/Agenzie) - E' stato ucciso stamattina Mu'taz Hijazi, il palestinese sospettato di essere autore dell'attentato contro Yehuda Glick, un rabbino leader del movimento Temple Mount and Eretz Yisrael Faithful, di destra. Il movimento rivendica il diritto per gli ebrei di andare a pregare sul Monte del Tempio, dove sorgono la moschea di al-Aqsa e la dorata Cupola della Roccia, terzo luogo santo per i musulmani.

A quanto riferito dal portavoce dalla polizia israeliana, Micky Rosenfeld, "unità della la polizia antiterrorismo hanno circondato una casa nel quartiere periferico di Abu Tor per arrestare un uomo sospettato del tentato omicidio di Yehuda Glick, ma subito dopo il loro arrivo sono stati fatti segno di spari. Gli agenti hanno risposto al fuoco e ucciso il sospettato".

Hijazi era stato arrestato nel 2002, in quanto ritenuto coinvolto in atti di terrorismo e condannato a dieci anni di prigione. Era stato liberato nel 2012. La polizia sta indagando anche su un suo possibile coinvolgimento nell'attentato del 4 agosto di quest'anno, quando un militare fu ferito da colpi di arma da fuoco.

Il rabbino Glick era stato ferito ieri al petto e all'addome dagli spari di un motociclista davanti al Menachem Begin Heritage Center di Gerusalemme, dove si stava riunendo il Movimento, in occasione dell'annuale manifestazione "Ritorno di Israele al Monte del Tempio", per promuovere l'accesso degli ebrei al sito. Polizia e servizi segreti spesso hanno vietato a Glick - le condizioni del quale sono definite stabili -di tentare di andare al Monte del Tempio e lui ha combattuto battaglie legali contro tali divieti.

Attualmente l'intera zona è chiusa "fino a nuovo ordine" sia agli ebrei che ai musulmani.