Messaggio di al-Baghdadi: I "vulcani del jihad" contro ebrei, crociati, apostati anche in Arabia saudita
Il messaggio audio lanciato per assicurare i seguaci che il loro capo รจ vivo. Toni apocalittici per spingere a nuovi reclutamenti. L'Arabia saudita definita "la testa del serpente" anti-islam.

Baghdad (AsiaNews/Agenzie) - Lo Stato islamico (SI) ha diffuso ieri un messaggio audio in cui il "califfo" Abu Bakr al-Baghdadi chiede a tutti i musulmani di far "eruttare i vulcani" ovunque nel mondo, disprezzando "ebrei, crociati, apostati,.. diavoli", prendendo di mira anche l'Arabia saudita, definita "la testa del serpente".

Il messaggio sembra essere un tentativo di dimostrare che il "califfo" è vivo, dopo che alcune notizie contraddittorie lo dicevano morto o ferito in un attacco aereo.

In un discorso che dura 17 minuti, il capo dello SI non fa riferimento ad alcun attacco aereo, ma cita le nuove alleanze fra lo SI e gruppi fondamentalisti in Egitto, Algeria e Libia, fatti avvenuti dopo il probabile attentato.

La registrazione cita anche la decisione del presidente Barack Obama di aumentare di 1500 unità la presenza di soldati Usa, presa dopo l'attacco. Lo stile è incendiario e pieno di sfida, assicurando che "lo Stato islamico sta bene" e che gli Usa e i loro alleati della coalizione sono "terrorizzati, deboli e impotenti".

La marcia dello SI "non si arresterà e la sua espansione prosegue secondo la volontà di Dio".

I "vulcani del jihad" devono essere accesi soprattutto in Arabia saudita, che è il focolare della malattia... non vi sarà alcuna sicurezza per Salul [termine peggiorativo che indica il potere saudita]".

Con retorica apocalittica, al-Baghdadi afferma che "presto ebrei e crociati saranno costretti ad abbassarsi al suolo e ad inviare le loro forze terrestri verso la morte e la distruzione".

Secondo diversi analisti, il messaggio, oltre ad assicurare che il "califfo" è in vita, serve a mostrare che la lotta è al suo culmine, spingendo a nuovi reclutamenti fra i giovani nel mondo