Bangladesh, a processo due pastori protestanti per presunte "conversioni forzate"
Circa 200 persone hanno aggredito i leader religiosi mentre stavano battezzando dei musulmani. Alcuni imam locali li hanno denunciati e la polizia ha arrestato i reverendi insieme a decine di fedeli. I pastori sono ora liberi su cauzione.

Lalmonirhat (AsiaNews) - Due pastori protestanti in Bangladesh sono in attesa di essere processati con l'accusa di aver "indotto alla conversione" alcuni musulmani. La vicenda risale a metà novembre, quando i leader religiosi cristiani - anonimi per ragioni di sicurezza - sono stati aggrediti da circa 200 persone di fede islamica. I due pastori, membri della Faith Bible Church of God, stavano celebrando alcuni battesimi nel distretto settentrionale di Lalmonirhat, a 341 chilometri da Dhaka.

Secondo una fonte di AsiaNews, alcuni membri della locale comunità islamica - forse aizzati da imam conservatori - si sono arrabbiati alla notizia che dei musulmani si stavano battezzando, e hanno fatto irruzione sul posto. La polizia è intervenuta e ha arrestato 45 fedeli, inclusi i due pastori.

Qualche ora dopo, i fedeli sono stati rilasciati, ma i leader religiosi protestanti sono rimasti in prigione. Contro di loro, alcuni imam hanno sporto denuncia per "conversioni forzate". A causa delle pressioni dei leader islamici, in un primo momento le autorità hanno negato ai due la libertà su cauzione. Dopo una seconda richiesta, il 18 novembre scorso la polizia ha liberato i pastori protestanti, che ora dovranno però affrontare il processo.

Il Bangladesh non ha leggi anticonversione. L'islam è religione di Stato, praticata da oltre l'89,5% della popolazione. I cattolici sono appena lo 0,1%. La Costituzione non riconosce la shari'a (legge islamica) e garantisce piena libertà religiosa, ma le conversioni a una religione diversa sono spesso osteggiate.