Pellegrinaggio record a Kerbala: sciiti sotto attacco, un morto e quattro feriti
Nella notte sono esplosi alcuni colpi di mortaio nella zona occidentale della città santa; la vittima è un abitante della zona. Quest’anno record di pellegrini: oltre 17,5 milioni, di cui 13 milioni dall’Iraq e altri 4,5 di 60 diverse nazionalità. Regge per ora l’apparato di sicurezza predisposto da Baghdad, per rintuzzare attacchi dello Stato islamico e di altri movimenti estremisti sunniti.

Baghdad (AsiaNews/Agenzie) - Un attacco mortale nella notte nei pressi di Kerbala ha fatto scattare nuove e più strette misure di controllo, per garantire la sicurezza di milioni di pellegrini che, in questi giorni, visitano la città santa del sud dell'Iraq per la tradizione sciita. Un ufficiale di polizia riferisce che "una persona è rimasta uccisa e altre quattro ferite", per lo scoppio di alcuni colpi di mortaio, esplosi "nella zona occidentale della città, poco dopo la mezzanotte". Le vittime, aggiunge, sarebbero residenti e non pellegrini. Fonti mediche confermano il bilancio. 

Quest'anno si registra un numero record di pellegrini nella città santa di Kerbala, provenienti dall'Iraq e da altri Paesi per la festa di Arbaeen; essa si celebra - secondo la tradizione sciita - 40 giorni dopo l'Ashura e segna la fine del periodo di lutto per il martirio di Hussein bin Ali, pronipote di Maometto. 

Ieri il ministro irakeno della difesa Khaled al-Obeidi ha confermato che sono circa 17,5 milioni i pellegrini giunti a Kerbala, di cui "13 milioni di irakeni" e altri "4,5 milioni di 60 diverse nazionalità"; per il governatore della città di tratta del numero più elevato mai registrato nella storia dei pellegrinaggi. 

Il governo centrale ha rafforzato anche le misure di sicurezza a Baghdad, già teatro a inizio settimana di un'esplosione nella zona nord-orientale in cui sono morte tre persone e altre quattro sono rimaste ferite. Gli attentatori hanno preso di mira un accampamento di circa un migliaio di tende, allestite dalle autorità per rifornire di cibo e bevande i pellegrini in marcia verso Kerbala. 

L'edizione 2014 ha assunto anche una dimensione politica, perché è la prima dall'inizio dell'avanzata - nel giugno scorso - delle milizie sunnite dello Stato islamico, che hanno conquistato ampie porzioni nel nord e nell'ovest dell'Iraq. I jihadisti considerano "eretici" gli sciiti e li hanno colpiti a più riprese con attentati e attacchi mirati. Tuttavia, per ora il bilancio delle vittime è contenuto e le misure di controllo e sicurezza sembrano reggere all'assalto delle milizie islamiste. 

Kerbala è un luogo abituale di pellegrinaggio per i fedeli sciiti della regione, non solo iracheni, che richiama milioni di persone per una delle feste religiose più importanti del pianeta. I pellegrinaggi sciiti, proibiti durante la dittatura di Saddam Hussein, sono divenuti comuni dal 2003; essi sono però divenuti anche l'obbiettivo di molte azioni terroriste, attribuite a gruppi sunniti estremisti nel contesto del conflitto con la maggioranza sciita o alla stessa al Qaeda, che hanno causato centinaia di vittime.