Aceh, le autorità islamiche vietano il Capodanno
di Mathias Hariyadi
I festeggiamenti per il Nuovo anno non coincidono con il calendario islamico e sono "contrari alla cultura dei musulmani". L'ordine di bandire le celebrazioni è del sindaco di Banda Aceh, subito sostenuto da tutti i funzionari della provincia. I cittadini di altre religioni "dovranno mostrare rispetto".

Jakarta (AsiaNews) - Nella provincia di Aceh - l'unica dell'Indonesia in cui vige la shari'a, ovvero la legge islamica - non si potrà festeggiare il Capodanno. Lo ha deciso due giorni fa Illiza Sa'aduddin Djamal, sindaco di Banda Aceh, spiegando che i musulmani hanno il divieto di celebrare il Nuovo anno, perché non coincide con il calendario islamico. Immediato il sostegno da parte delle autorità di tutta la provincia.

Le celebrazioni per il Nuovo anno, ha aggiunto la donna, "non sono un evento religioso, ma solo un momento profano e mondano, dove le persone godono nel passare a un nuovo giorno festeggiando. Bar e locali dovranno restare chiusi". Per questo, Illiza Sa'aduddin Djamal ha anche vietato di organizzare qualsiasi attività religiosa.

La polizia ha ricevuto l'ordine di confiscare fuochi d'artificio o materiale per i festeggiamenti. "Tutti gli eventi legati alle celebrazioni del Capodanno sono contrari alla cultura islamica. I cittadini non musulmani di Banda Aceh dovranno mostrare rispetto".

L'Indonesia, nazione musulmana più popolosa al mondo, è spesso teatro di attacchi o gesti di intolleranza contro le minoranze, cristiani, musulmani ahmadi o di altre fedi. Nella provincia di Aceh - unica nell'Arcipelago - vige la legge islamica (shari'a), in seguito a un accordo di pace fra governo centrale e Movimento per la liberazione di Aceh (Gam), e in molte altre aree (come Bekasi e Bogor nel West Java) si fa sempre più radicale ed estrema la visione dell'islam