Papa: Un anno di pace sotto la protezione materna di Maria, Madre di Dio e Madre nostra
All'Angelus, papa Francesco invita ad ascoltare i rintocchi della "Maria Dolens", la campana benedetta da Paolo VI per i caduti di tutte le guerre e sottolinea le frasi di due cartelli: "la pace è sempre possibile" e "la preghiera è la radice della pace". Chiede a tutti di salutare Maria come "Santa Madre di Dio!". L'invito a scoprire la data del proprio battesimo, "giorno di festa", in cui abbiamo ricevuto "l'amore, la tenerezza, la misericordia del Padre celeste".

Città del Vaticano (AsiaNews) - Col suono della campana "Maria Dolens" di Rovereto (Trento), benedetta da Paolo VI nel 1965, "in onore dei caduti di tutte le guerre", si è concluso il primo Angelus di papa Francesco per il 2015. Il pontefice, richiamando l'attenzione delle decine di migliaia di pellegrini radunati in piazza san Pietro ai rintocchi della campana, ha aggiunto: "Che sia l'auspicio che mai più vi siano guerre, ma sempre desiderio e impegno di pace e di fraternità tra i popoli".

Augurando buon anno "a tutti", egli ha detto: "Sia un anno di pace nell'abbraccio di tenerezza del Signore e con la protezione materna di Maria, Madre di Dio e Madre nostra".

Il breve discorso di Francesco prima dell'Angelus è stato un intreccio fra il tema della pace - essendo il primo gennaio Giornata mondiale della pace - e quello di Maria Madre di Dio, di cui si celebra oggi la solennità liturgica.

Anche qui, come per la messa celebrata in precedenza nella basilica, il papa ha invitato i presenti a proclamare "tutti insieme, tre volte, forte: 'Santa Madre di Dio!'". "A Lei - ha detto - chiediamo di stendere su di noi e su tutti i giorni del nuovo anno il manto della tua materna protezione".

"All'inizio di un nuovo anno - ha aggiunto - ci fa bene ricordare il giorno del nostro Battesimo: riscopriamo il regalo ricevuto in quel Sacramento che ci ha rigenerato a vita nuova: la vita divina. E questo attraverso la Madre Chiesa, che ha come modello la Madre Maria. Grazie al Battesimo siamo stati introdotti nella comunione con Dio e non siamo più in balia del male e del peccato, ma riceviamo l'amore, la tenerezza, la misericordia del Padre celeste".

Il papa ha allora domandato ai pellegrini quanti di loro ricordano la data del loro battesimo. E poiché non erano tanti, egli ha dato "un compito a casa": ricercare "con l'aiuto di genitori, padrini, zii,..." la data del proprio battesimo perché "quello è un giorno di festa, per ringraziare Dio del dono del battesimo".

Sul tema della pace, Francesco ha preso spunto da alcuni striscioni esibiti nella piazza, due in particolare, che dicevano "la pace è sempre possibile" e "la preghiera è la radice della pace".

Ricordando il suo Messaggio di quest'anno sul tema "Non più schiavi, ma fratelli",  egli ha detto: ["E'] un messaggio che ci coinvolge tutti. Tutti siamo chiamati a combattere ogni forma di schiavitù e a costruire fraternità. Tutti, ciascuno secondo la propria responsabilità. Ricordate bene: 'la pace è possibile' e 'alla radice della pace sempre c'è la preghiera'. Preghiamo per la pace".

Per il papa vi è un filo comune che lega i temi della Maternità di Maria, del battesimo e della pace: "Il Battesimo - ha spiegato - ci innesta come membra vive in Cristo e ci inserisce nella sua Chiesa.... E questo [avviene] attraverso la Madre Chiesa, che ha come modello la Madre Maria.... Questa prossimità di Dio alla nostra esistenza ci dona la vera pace, il dono divino che vogliamo implorare specialmente oggi, Giornata Mondiale della Pace".