Dopo Occupy, il governo lancia un corpo di cadetti "fedeli a Pechino"
Il nuovo gruppo para-militare raduna gli studenti delle medie e del liceo per insegnare "la consapevolezza civica attraverso la formazione e lo spirito di gruppo". I membri vestono le uniformi dell'Esercito di liberazione popolare e si riuniscono nelle caserme della Cina continentale. Deputati democratici: "Mossa preoccupante". Ampio risalto dei media pro-Pechino al "successo" dell'inaugurazione, ma due partecipanti smentiscono: "Lì solo per curiosità, non ci siamo certo arruolati".

Hong Kong (AsiaNews) - Il governo di Hong Kong ha creato una nuova forza para-militare composta da cadetti (studenti delle scuole medie e del liceo) e modellata sull'esercito della Cina continentale. Il "comandante in capo" di questo nuovo gruppo sarebbe Regina Leung Tong Ching-yee, moglie del contestato Capo dell'Esecutivo Leung Chun-ying. Lo scopo della formazione, scrive il quotidiano comunista China Daily, "è promuovere la consapevolezza civica attraverso la formazione e lo spirito di gruppo".

L'inaugurazione si è svolta lo scorso 18 gennaio 2015 presso una delle caserme dell'Esercito di liberazione popolare nel Territorio. Secondo il diritto nazionale, Hong Kong ha "un alto grado di autonomia" in diversi campi: esclusi però gli affari esteri e la difesa. Per questo, sin dal ritorno dell'ex colonia britannica alla Cina continentale, Pechino ha aperto nel Territorio caserme e centri di addestramento reclute del proprio esercito.

Secondo il South China Morning Post, all'evento sono stati ammessi soltanto giornalisti delle testate che sostengono Pechino. Le uniformi dei cadetti, regalate ai presenti, sono modellate su quelle della formazione nazionale cinese. Non è ancora chiaro il programma che sarà imposto ai cadetti, ma se si segue quello della madrepatria si tratterà di una riunione settimanale per "studiare i principi dello Stato socialista cinese" e prepararsi attraverso la ginnastica e i primi rudimenti di arte militare a "difendere l'integrità della nazione".

Fung Wai-wah, capo del Sindacato degli insegnanti di Hong Kong, definisce "pericoloso" questo sviluppo, che "chiaramente nasce dalle proteste popolari di Occupy Central". Il riferimento è all'occupazione del cuore finanziario e commerciale di Hong Kong messo in atto dal movimento Occupy Central with Peace and Love e dalla Federazione degli studenti. I due gruppi si sono uniti per chiedere al governo centrale di rispettare il diritto alla democrazia di Hong Kong, così come previsto dagli accordi fra Londra e Pechino prima del 1997. La Cina continentale ha risposto mantenendo la propria riforma politica per il Territorio - che di fatto annulla il voto popolare - e sgombrando le barricate.

Per Fung "creare un gruppo giovanile e mettergli l'uniforme all'Esercito di liberazione popolare è una mossa chiara: vogliono rafforzare l'identità nazionale cinese". Emily Lau, deputata del Partito democratico, definisce i cadetti "un segnale preoccupante, che aumenta le paure di un controllo totale da parte di Pechino. Per anni i soldati cinesi sul territorio di Hong Kong si sono occupati soltanto dei fatti loro, senza entrare in quelli locali. Una mossa così improvvisa e di così alto profilo preoccupa molto la popolazione".

Nonostante la propaganda cinese, però, il reclutamento nel nuovo corpo non sembra attrarre molti giovani di Hong Kong. I media pro-Pechino hanno definito la prima giornata "un successo" e hanno parlato di "centinaia di nuovi cadetti". Due ragazzi, intervistati dal South China Morning Post e anonimi per sicurezza, raccontano di essere stati presentati ai media come "membri dell'organizzazione", ma negano di essersi iscritti: "Siamo andati per curiosità insieme ad altri amici, ma non abbiamo certo firmato".

Il presidente della Commissione giovanile del governo Bunny Chung-bun, che aveva presentato i cadetti alla stampa, è stato costretto a fare marcia indietro: "In effetti alla cerimonia di inaugurazione c'erano più di 300 ragazzi, ma soltanto qualche decina ha firmato per farsi reclutare. Gli altri erano solo spettatori".