Papa: "abbiamo molto da ricevere dai poveri che accostiamo e che aiutiamo"
"La loro presenza è un richiamo alla nostra comune umanità, alla fragilità della vita, alla dipendenza da Dio e dai fratelli". "Essi sono spesso testimoni dell'essenziale, dei valori familiari, sono capaci di condividere con chi è più povero di loro e ne sanno gioire, come ho potuto constatare anche nel mio recente viaggio apostolico in Asia".

Città del Vaticano (AsiaNews) - "Abbiamo molto da ricevere dai poveri che accostiamo e che aiutiamo", non solo perché "la loro presenza è un richiamo alla nostra comune umanità, alla fragilità della vita, alla dipendenza da Dio e dai fratelli", ma anche perché "essi sono spesso testimoni dell'essenziale, dei valori familiari". L'ha detto papa Francesco, incontrando, stamattina, una delegazione dell'associazione "Pro Petri Sede", che raccoglie fondi "per la carità del Papa".

Dopo averli ringraziati, Francesco Ha detto che "il numero crescente di persone emarginate e che vivono in grande precarietà ci interpella e domanda uno slancio di solidarietà per dare loro il sostegno materiale e spirituale di cui hanno bisogno. E nello stesso tempo noi abbiamo molto da ricevere dai poveri che accostiamo e che aiutiamo. Alle prese con le loro difficoltà, essi sono spesso testimoni dell'essenziale, dei valori familiari; sono capaci di condividere con chi è più povero di loro e ne sanno gioire, come ho potuto constatare anche nel mio recente viaggio apostolico in Asia".

"L'indifferenza e l'egoismo - ha detto ancora - sono sempre in agguato. L'attenzione ai poveri ci arricchisce ponendoci su una strada di umiltà e di verità. San Paolo scriveva ai Corinzi: «Che cosa possiedi che tu non l'abbia ricevuto?» (1 Cor 4,7). La loro presenza è un richiamo alla nostra comune umanità, alla fragilità della vita, alla dipendenza da Dio e dai fratelli. Vi invito pertanto, specialmente in occasione della Quaresima che sta per cominciare, a chiedere al Signore di donarvi un cuore misericordioso e povero, che conosca le proprie povertà e che si spenda per gli altri (cfr Messaggio per la Quaresima 2015)".

"Con il prezioso dono che fate oggi al Successore di Pietro voi venite in aiuto di popolazioni duramente provate in diverse parti del mondo. Con questa solidarietà voi offrite loro anche il conforto spirituale di non sentirsi dimenticate nelle loro prove, e di conservare la speranza. Vi ringrazio vivamente di questo da parte loro. Vi invito anche a pregare con insistenza per la pace, affinché i responsabili politici trovino vie di dialogo e di riconciliazione. Cari amici - ha concluso -  vi auguro che il vostro pellegrinaggio accresca in ciascuno il senso di appartenenza alla Chiesa, che è una grande famiglia, e la gioia di annunciare a tutti il Vangelo. Che la fraternità possa rafforzarsi tra voi così che possiate portare avanti la vostra missione al servizio dei poveri e dei piccoli, per i quali Gesù ha un amore di predilezione".