Sri Lanka, il neo-presidente va in India per "allontanare" la Cina
Maithripala Sirisena ha scelto New Delhi come meta del suo primo viaggio ufficiale. Firmato con Narendra Modi un accordo di cooperazione sul nucleare civile. Rinnovare i rapporti tra Sri Lanka e India significa mettere da parte Pechino e il suo progetto di una Via della seta marittima.

New Delhi (AsiaNews/Agenzie) - Riallacciare i rapporti con New Delhi e "rimettere al suo posto" la Cina. È questo ciò che cerca Maithripala Sirisena, nuovo presidente dello Sri Lanka, nello scegliere l'India come meta per il suo primo viaggio ufficiale. Atterrato ieri, oggi "Maithri" - come lo chiamano i suoi sostenitori - ha subito incontrato il Primo ministro Narendra Modi, e questa sera sarà ospite di un banchetto insieme al presidente Pranab Mukherjee. Prima di ripartire il prossimo 18 febbraio, il capo di Stato visiterà il tempio indù di Tirupati (Andhra Pradesh) e il Bodh Gaya, luogo sacro al buddismo (Bihar).

Primo colpo portato a casa è la firma di un accordo di cooperazione sul nucleare civile, che il premier indiano ha definito "un'altra dimostrazione della nostra fiducia reciproca". In passato Colombo e New Delhi avevano già avuto colloqui per raggiungere un'analoga intesa, ma con l'amministrazione Rajapaksa tutto era sfumato in un nulla di fatto.

Più che per lo Sri Lanka, l'accordo è un punto a favore per l'India, il cui obiettivo principale è ridurre l'influenza economica di Pechino sull'ex Ceylon. Sotto l'esecutivo di Rajapaksa, gli investimenti cinesi nell'isola sono cresciuti in modo esponenziale, passando da mega progetti turistici allo sviluppo di infrastrutture. Nella maggior parte dei casi, con grande impoverimento della popolazione locale - ridotta a manodopera a basso costo - e arricchimento di imprenditori e politici compiacenti.

Ma a impensierire l'India è stato il progetto - finanziato da Pechino - di un nuovo porto a Colombo, dal valore di 1,4 miliardi di dollari. Nel piano cinese di creare una Via della seta marittima, lo Sri Lanka ha un ruolo decisivo per costruire strutture e infrastrutture nella regione, data la sua posizione nell'Oceano Indiano.

La decisione dell'ex presidente Rajapaksa di far attraccare sottomarini cinesi a Colombo ha solo esacerbato le preoccupazioni dell'India sulla presenza cinese in Sri Lanka.

D'altra parte, già in campagna elettorale la coalizione di Sirisena aveva dichiarato che - in caso di vittoria elettorale - avrebbe cancellato il progetto del porto di Colombo. A elezione avvenuta, il nuovo governo ha annunciato di voler rivedere una serie di progetti "cinesi", ufficialmente per questioni ambientali.