Doha richiama il suo ambasciatore dall'Egitto dopo i raid aerei sulla Libia
Il Qatar contrariato dai raid egiziani contro i jihadisti. L'ambasciatore egiziano accusa Doha di sostenere il terrorismo dello Stato islamico. Al Sisi avverte: Ogni minaccia alla sicurezza riceverà una risposta militare.

Doha (AsiaNews/Agenzie) - Il Qatar ha richiamato oggi il suo ambasciatore dall'Egitto "per consultazioni". Secondo i media locali, la decisione è dovuta all'opposizione di Doha ai raid aerei che il Cairo ha effettuato in Libia contro i jihadisti.

L'agenzia di Stato Qna afferma che il richiamo dell'ambasciatore è una risposta alle affermazioni di Tariq Adel, delegato egiziano alla Lega araba.

I media egiziani e la stessa al Jazeera (la tv qatariota) dicono che Adel ha accusato il Qatar di sostenere il terrorismo dello Stato islamico. Adel ha espresso il suo pensiero - condiviso da molta opinione internazionale - dopo che il Qatar ha espresso riserve sui raid aerei compiuti dall'Egitto in risposta alla decapitazione di 21 egiziani copti, andati in Libia per cercare lavoro.

Gli ambasciatori della Lega araba si erano radunati per approvare l'operazione egiziana. Il Qatar si è distanziato dal comunicato della Lega araba, facendo notare che occorrono "consultazioni prima di ogni azione militare unilaterale contro uno Stato membro". Doha denuncia pure il fatto che il rappresentante dell'Egitto alla Lega araba "confonde il bisogno di combattere il terrorismo [con]... l'uccisione brutale e il bruciare di civili".

Il Qatar è sospettato di aiutare da molto tempo le formazioni islamiste che combattono Bashar Assad in Siria, ma anche di sostenere lo Stato islamico, che ha occupato una parte dell'Iraq e della Siria, alleandosi con gruppi jihadisti in Libia.

Ieri il presidente egiziano Abdelfattah Al Sisi ha visitato la frontiera con la Libia e ha dichiarato che l'Egitto risponderà con la forza militare alle minacce dei miliziani alla sicurezza del suo Paese (v. foto).