Onu: il 2014 è stato l'anno peggiore per le vittime civili in Afghanistan
Il numero di decessi è salito del 22% rispetto al 2009. Un totale di 3.699 persone sono state uccise, 6.849 i feriti. Per la prima volta, i morti negli scontri tra talebani e forze governative sono stati superiori a quelli deceduti per le bombe.

Kabul (AsiaNews/Agenzie) - Nella storia recente dell'Afghanistan, il 2014 è stato l'anno peggiore per numero di vittime civili. Secondo dati delle Nazioni Unite un totale di 3.699 persone sono state uccise e 6.849 sono state ferite. Per la prima volta, gli scontri tra talebani e forze governative hanno ucciso più persone delle bombe.

Rispetto al 2009, anno in cui l'Onu ha iniziato a registrare le vittime, le perdite sono aumentate del 22%. In questi cinque anni, i dati ufficiali delle Nazioni Unite parlano di quasi 18mila morti e 30mila feriti.

A fine dicembre si sono concluse le operazioni di combattimento in Afghanistan della Forza internazionale di assistenza alla sicurezza (Isaf), durate 13 anni.

I combattimenti tra forze governative e talebani hanno causato oltre un terzo delle perdite civili, mentre le bombe sono state responsabili del 28% dei morti e dei feriti tra la popolazione.

A confermare l'intensificarsi degli scontri ci sono anche gli ultimi dati pubblicati dal Comitato internazionale della Croce rossa (Icrc). Nel 2014, l'associazione ha trasportato il 37% in più di combattenti feriti dai campi di battaglia ai centri sanitari, e recuperato oltre il doppio dei corpi.

Solo a dicembre 2014, l'Onu ha registrato oltre 500 vittime civili, morte in una serie di attacchi talebani contro le truppe straniere. I talebani hanno negato di essere responsabili di un numero così alto di morti.