Fondamentalisti indù, minaccia alla pace e alla stabilità del Nepal
di Christopher Sharma
Il vicepremier Bamdev Gautam ha presentato un rapporto sulla sicurezza nel Paese. Intensificato il controllo sulle attività dei gruppi radicali e pro-monarchia. Pericolosi anche il partito di estrema sinistra e alcuni gruppi separatisti.

Kathmandu (AsiaNews) - Gli estremisti indù e i sostenitori della monarchia rappresentano una grave minaccia alla stabilità del Nepal. Lo ha affermato ieri Bamdev Gautam, vicepremier e ministro degli Affari interni, presentando in Parlamento un rapporto sulla sicurezza nel Paese. "Nel complesso - ha dichiarato il leader politico - sono 12 le organizzazioni e i gruppi religiosi radicali indù che rappresentano una sfida al mantenimento della pace. Stiamo intensificando il controllo e la sorveglianza sulle loro attività".

Le minacce più gravi sono rappresentate dalla campagna per la creazione di uno Stato fondamentalista indù, promossa dall'ex ministro degli Interni Khum Bahadur Khadka; dal Nepal Sanatan Hindu State Struggle Committee di Shreenivas Acharya; dallo Shivasena Nepal.

Oltre a questi, il vicepremier ha indicato come "pericolose" altre due associazioni: il gruppo separatista guidato da Chandra Kant Raut, che vorrebbe fondare uno Stato indipendente nelle regioni meridionali del Paese (il Madhesh); il Partito comunista-maoista (Communist Party of Nepal-Maoist, Cpn-M), di estrema sinistra.

"Terremo separati i casi criminali da quelli politici - ha sottolineato Gautam - e li tratteremo in modo differente. Tuttavia nessun individuo né gruppo sarà scusato per le sue azioni, che siano compiute in nome della religione o della politica".