India, Pie discepole del Divin Maestro: Con l'adorazione vinciamo l'indifferenza
di Nirmala Carvalho
Nel Paese la Congregazione conta molte cappelle, tutte aperte a "indù, musulmani e cristiani". In visita fraterna, la superiora regionale delle paoline ha trovato una nazione "in grande crescita e sviluppo". Essenziale non perdere quella dimensione per cui "'Atithi Devo Bhav', l'ospite è Dio, e ritrovare la capacità di condividere non solo i beni materiali, ma anche il tempo e lo spazio".

Mumbai (AsiaNews) - "Vincere la globalizzazione dell'indifferenza", tema centrale del Messaggio per la Quaresima in corsa di papa Francesco, "chiede a noi Pie discepole del Divin Maestro di essere testimoni di inclusione. Un invito a cui rispondiamo con le nostre cappelle dell'adorazione, oasi di pace e inclusione, rifugio d'amore e accettazione, nei quali non facciamo differenza tra indù, musulmani o cristiani". A parlare ad AsiaNews è suor Maria Regina Cesarato, superiora generale della congregazione paolina, in questi giorni in India in visita fraterna, insieme ad altre due consorelle. "È la quarta volta che torno qui - sottolinea - e con gioia osservo la grande crescita e il grande sviluppo di questo Paese, così come la bellezza e la natura del suo popolo".

"In questo Anno della vita consacrata - spiega suor Maria Regina - come Pie discepole del Divin Maestro siamo chiamate a essere 'una sorta di mediatore'. Noi abbiamo il carisma della comunicazione: comunicare Dio attraverso la bellezza della liturgia, del vero amore e della solidarietà".

Per testimoniare questo, dice la religiosa, "dobbiamo ricordarci che la nostra missione è servire gli altri e onorare Dio attraverso la preghiera, portandolo più vicino alla gente non solo in India, ma in tutto il mondo. Attraverso le nostre cappelle, aperte a tutto il popolo indiano, possiamo portare speranza ai poveri aiutandoli a riconoscere la dignità. La dignità della realtà battesimale, dell'essere figli di Dio, anche per quanti non sono battezzati. Perché Cristo è la bellezza che ha cambiato il mondo e più aiutiamo le persone a comprendere la dignità, più possiamo cambiare il mondo".

Durante la sua permanenza in India, suor Maria Regina ha partecipato a un programma culturale in cui alcuni studenti hanno presentato la loro cultura tradizionale con musica, canti e danze. "Con questo evento - racconta la religiosa - abbiamo celebrato la bellezza della diversità che riguarda ogni cultura. Le famiglie non erano tutte cristiane e venivano da contesti diversi fra loro. Eppure, tutti si sentivano a casa e ci hanno raccontato che, ogni volta che entrano in una delle nostre cappelle, si sentono a loro agio".

Nella tradizione indiana, ricorda la superiora generale, "si dice che Atithi Devo Bhav, 'l'ospite è Dio'. È essenziale non perdere questa dimensione. La politica e l'economia non sono l'unica sfera. Oggi stiamo attraversando una crisi economica per colpa di una più ampia crisi dei valori. Dobbiamo ritrovare la capacità di condividere non solo i nostri beni materiali, ma anche il nostro tempo e il nostro spazio".

Le Pie discepole del Divin Maestro sono state create nel 1924 dal beato Giacomo Alberione. La Festa di Gesù Divin Maestro è stata istituita nel 1958 dal papa, sempre per volontà del fondatore dell'istituto religioso.