East Java: arrestati tre miliziani di ritorno dalla Siria. Erano "delusi dallo Stato islamico"
Dopo sei mesi passati in Siria, tre miliziani sono tornati in patria perché disillusi: in Siria non hanno trovato le ricchezze che si aspettavano. Per contrastare i numeri in aumento di cittadini che si uniscono allo Stato islamico, il Ministro degli interni progetta di revocare la cittadinanza a coloro che partono.

Jakarta (AsiaNews/Agenzie) – Due giorni fa la polizia indonesiana di East Java ha arrestato tre uomini, miliziani dello Stato islamico (SI). Essi erano tornati in patria, dopo aver combattuto in Siria, “perché delusi”. Gli arrestati sono Ahmad Junaedi, Helmi Muhammad Alamudi e Abdul Hakim Munabari. “Hhanno viaggiato per la Siria insieme a Salim Mubarok Attamimi, conosciuto anche come Abu Jandal al Yemeni al Indonesi”, ha detto Anas Yosuf, capo ispettore.

Abu Jandal è uno dei più conosciuti seguaci dello SI in Indonesia, essendo anche comparso in numerosi video nei quali minaccia l’esercito indonesiano e alcune organizzazioni musulmane, accusate di eresia.

Rimangono sconosciute le modalità con le quali i tre arrestati sono riusciti a recarsi in Siria e poi a farne ritorno. Uno di essi, Juanedi, è accusato di aver trascorso almeno sei mesi in Siria, combattendo per il califfato islamico.

Secondo quanto riportato dalle autorità, il ritorno dei tre miliziani sarebbe dovuto al loro malcontento circa le promesse non mantenute dello SI. Reclutati tramite campagne di comunicazione in cui si promettevano alti salari, donne e onori, i tre indonesiani sono rimasti infine delusi: “Junaedi non ha trovato nulla in Siria e si è accorto che i reclutatori dello SI gli avevano mentito. Questi sono i primi risultati della nostra indagine”, ha detto il superiore della squadra nazionale antiterrorismo Denus 88.

Secondo stime del governo, dall’inizio dell’anno 159 indonesiani si sono uniti allo Stato islamico. Di essi, 11 sono morti in Siria, mentre altre 11 sono rimpatriati. Tjahjo Kumolo, Ministro degli interni, sta valutando la revoca della cittadinanza agli indonesiani che espatriano per unirsi a gruppi militari estremisti, al fine di scoraggiarli e impedire loro di rimpatriare: “Dobbiamo pensare a questa opzione molto attentamente perché abbiamo tuttavia l’obbligo di proteggere i nostri cittadini all’estero a meno che non sia del tutto chiaro [che si siano uniti allo SI]”.