Pyongyang celebra il compleanno del “presidente eterno” Kim Il-sung
Il “Giorno del Sole” è festa nazionale nel regime guidato dal nipote Kim Jong-un. Fra parate militari e manifestazioni sportive, ci si inchina alla statua dorata del fondatore della dinastia assurto al rango di semi-dio. La tensione nella penisola non accenna a diminuire.

Seoul (AsiaNews) – La Corea del Nord celebra il “Giorno del Sole”, anniversario della nascita del fondatore e “presidente eterno” Kim Il-sung, fra le polemiche della comunità internazionale per il continuo lancio di missili a corto raggio nel Mar del Giappone. Con enormi parate militari e manifestazioni sportive, la popolazione – almeno a Pyongyang – ha partecipato in massa ai festeggiamenti: tutti i residenti sono andati a inchinarsi alle prime ore del giorno davanti alla statua dorata del fondatore, nel centro della capitale.

L’attuale dittatore e nipote di Kim Il-sung, il trentenne Kim Jong-un, ha deposto una enorme corona di fiori ai piedi della statua, ma non ha pronunciato alcun discorso. Il nonno, riverito come un semi-dio, è apparso su tutti i media nazionali: la radio trasmette in continuazione i suoi discorsi registrati, mentre l’editoriale del Rodong Sinmun (il quotidiano del Partito dei Lavoratori) è una copia del primo articolo scritto dal defunto leader dopo la divisione della penisola (1953).

In Corea del Sud l’avvenimento è stato ricordato la scorsa settimana con una conferenza, cui hanno preso parte esperti e testimoni diretti della creazione della Corea del Nord da parte di Kim Il-sung. Un attivista sudcoreano per l’unificazione, che nel 1991 ha lasciato il suo Paese per raggiungere il “paradiso dei lavoratori” e poi ne è fuggito, ricorda: “Invece di un intelligente leader rivoluzionario ho trovato un despota senza scrupoli. E al posto del socialismo ho visto una monarchia ereditaria, in cui i soldi finiscono (allora come oggi) nelle tasche del dittatore”.

Nel frattempo, la tensione internazionale sulla nazione non accenna a diminuire. Il possibile incontro fra Kim Jong-un e la presidente del Sud Park Geun-hye, che poteva avere luogo a Mosca in maggio durante i festeggiamenti per la fine della II Guerra mondiale, è saltato: la Park, anche se invitata da Putin in persona, non andrà.

Pyongyang continua inoltre a sparare missili a corto e medio raggio nel Mar del Giappone. L’ultima batteria è esplosa lo scorso 7 aprile, due giorni prima dell’arrivo del Segretario della Difesa americana Ashton Carter a Seoul. Commentando l’accaduto, lo stesso Carter ha detto che i lanci “ci ricordano quanto le cose siano tese nella penisola coreana”.