Mumbai ricorda l’Olocausto, insieme a papa Francesco per ebrei e armeni
di Nirmala Carvalho
La comunità indiana ebraica celebra lo Yom Hashoah, ricorrenza con cui Israele onora lo sterminio del popolo ebraico durante la Seconda guerra mondiale. Solomon F. Sopher, della sinagoga Keneseth Eliyahoo: “Annientare una comunità, una popolazione che ha fede nell’Altissimo, è una vergogna per la razza umana”.

Mumbai (AsiaNews) – Si celebra oggi in Israele e in tutte le comunità ebraiche del mondo lo Yom Hashoah, la Giornata del ricordo dell’Olocausto. Una ricorrenza, spiega ad AsiaNews Solomon F. Sopher, nel consiglio d’amministrazione della sinagoga Keneseth Eliyahoo a Mumbai, “molto importante non solo per gli ebrei, ma per tutta l’umanità. Bisogna ricordare che certi eventi non dovrebbero accadere mai più in alcuna parte del mondo. Annientare una comunità, una popolazione che ha fede nell’Altissimo, è una vergogna per la razza umana. Papa Francesco ha dimostrato immenso coraggio a chiamare apertamente il massacro degli armeni ‘il primo genocidio del XX secolo’”.

Lo Yom Hashoah cade il 27mo giorno di Nissan, una settimana dopo il Pesach (la Pasqua ebraica). Con questa ricorrenza Israele onora il sacrificio e l’eroismo di milioni di persone, ricordando le loro tragedie personali e le sofferenze subite.

Per l’occasione, spiega Sopher ad AsiaNews, “abbiamo organizzato un servizio di preghiera a cui parteciperanno molti ebrei, ma anche rappresentanti di altre comunità e i consoli generali di varie nazione. A seguire proietteremo un documentario su Eva Kor, una sopravvissuta all’Olocausto, che oggi ha 80 anni”.

Tornando a parlare di quanto detto dal pontefice in merito alla questione armena, l’intellettuale spiega: “Siamo del tutto d’accordo con la coraggiosa e ispiratrice dichiarazione di papa Francesco. Questo [genocidio] non sarebbe dovuto accadere in quel secolo né mai, agli armeni o a qualsiasi altra comunità. Il papa ha mostrato un coraggio assoluto e importante a tutta l’umanità”.

L’ebraismo è stata una delle prime religioni straniere ad arrivare in India. Le loro origini non sono chiare: alcuni affermano che i primi ebrei sono arrivati al tempo del Regno di Giuda (circa 993 a.C.), altri che erano discendenti delle dieci tribù perdute d’Israele. In generale, la comunità ebraica indiana non ha mai sperimentato episodi di antisemitismo.

La maggioranza degli ebrei indiani è emigrata in Israele con la creazione dello Stato nel 1948. Oggi sono una minuscola minoranza: lo 0,004% (circa 5mila unità) su una popolazione totale di oltre 1,2 miliardi di persone. La maggior parte vive a Mumbai (Maharashtra), ma altre nutrite comunità si trovano a Calcutta (West Bengal) e a Kochi (Kerala).