Giovani bangladeshi scoprono la loro vocazione a sacerdote o suora
di Sumon Corraya
Si è svolta nella cattedrale di Dinajpur la Mostra sulle vocazioni 2015. Presenti 1000 studenti e migliaia di fedeli. Due studenti hanno già scoperto la loro vocazione. Le chiamate alla vita religiosa in aumento presso i tribali. I cattolici sostengono i seminari.

Dhaka (AsiaNews) - Nirmal Mardi, studente di 15 anni, ha già scoperto la sua vocazione sacerdotale. Il ragazzo riferisce: “Ho incontrato molti preti, confratelli e suore alla Mostra sulle vocazioni 2015. Ho parlato con loro e ho appreso molto della loro esperienza. Mi attira il loro stile di vita e sogno di diventare un prete in futuro”. Anche Sumi Toppo, una ragazza di origini tribali, rivela di voler diventare una suora e di servire le persone bisognose: “Ho incontrato alcune suore e ho ascoltato le loro storie. Stanno facendo un lavoro eccezionale per i bisognosi: aiutano in ospedale, insegnano nelle scuole. Io voglio diventare una loro sorella e servire come fanno loro”. È quanto avvenuto alla Mostra sulle vocazioni 2015, che si è svolta nella parrocchia della cattedrale di Dinajpur il 16 e 17 maggio. L’evento è stato organizzato dalla Fraternità dei sacerdoti della diocesi e dalla Conferenza dei religiosi del Bangladesh e ha visto la partecipazione di circa 1000 studenti, provenienti dalle scuole e dai college di tutto il Paese.

L’evento è stato inaugurato da Sebastian Tudu, vescovo della diocesi di Dinajpur, che ha invitato i presenti a intraprendere la vita religiosa e sacerdotale: “Abbiamo bisogno di tanti padri, sorelle e fratelli che si prendano cura della Chiesa. Perciò vi do il benvenuto nella vita religiosa. Sarete felici in questa vita. Scoprite la vostra vocazione. La vita religiosa è una vita di gioia e benedizione, nella quale si predica il messaggio di Dio e si diffonde il suo Regno”.

La mostra è stata visitata da migliaia di fedeli, tra cui molti sacerdoti, laici consacrati e suore. Diverse associazioni e congregazioni religiose hanno esibito immagini, dipinti e pubblicazioni.

P. Kajol Costa, l’organizzatore, riferisce ad AsiaNews che l’evento si svolge ogni anno in Bangladesh. Quest’anno è stata scelta la diocesi di Dinajpur perché “la vocazione religiosa è in aumento nelle comunità tribali e quella di Dinajpur è la diocesi cattolica più grande tra le aree tribali”. “L’obiettivo della Mostra sulle vocazioni - spiega p. Kajol - è quello di informare i giovani su come si svolge la vita religiosa e sacerdotale, quello che si fa e come si serve. Noi incoraggiamo tutti a intraprendere questo percorso e simili eventi riscuotono un grande successo. Abbiamo sempre più allievi nel nostro seminario e nelle scuole di formazione”.

Il sacerdote fa notare che vi è una diminuzione di vocazioni fra i bengalesi. Al contrario, i membri delle comunità tribali entrano in numero sempre maggiore in seminari e scuole di formazione. Il trend è confermato anche da p. Dilip S. Costa, Direttore nazionale delle Pontificie opere missionarie: “Una volta in Bangladesh arrivavano missionari dall’estero, ma ora sono i preti e le suore locali ad andare all’estero in missione”.

Parlando in occasione della Giornata mondiale delle vocazioni 2015, p. Costa ha riferito che le vocazioni sono in netto calo nei Paesi sviluppati, quindi molti fratelli e sorelle bangladeshi svolgono il lavoro missionario in questi Paesi. Nel 2014 i cattolici in Bangladesh hanno contribuito con 347mila taka (circa 3.900 euro) al finanziamento di seminari e scuole di formazione.