Ambientalisti laotiani: le promesse governative di riforestazione sono solo propaganda
Le autorità hanno annunciato un piano volto ad aumentare del 70% le superfici forestali del Paese. Fonti dell’Agenzia che lotta contro i reati ambientali parlano di tentativo di salvare la faccia, dopo la pubblicazione di un rapporto che denuncia un commercio illegale. Nel traffico coinvolti alti funzionati laotiani e un’azienda legata alla Difesa vietnamita.

Vientiane (AsiaNews) - Il “tentativo” del governo di Vientiane di “salvare la faccia”, dopo la pubblicazione di un rapporto dettagliato che rivela “il traffico illegale di legname pregiato”; un commercio “clandestino e contro la legge”, che vede coinvolti “alti funzionari statali e un’azienda vietnamita”. È una stroncatura senza appello quella emessa dall’Agenzia laotiana per i reati ambientali, che smonta il piano annunciato di recente dalle autorità di governo che prevede l’innesto di alberi in 30mila ettari di terre sparse per il Paese. Secondo i proclami dell’esecutivo, l’obiettivo è di incrementare “del 70% entro il 2020” il volume totale di foreste.

Radio Free Asia (Rfa) riferisce di un traffico scoperto dagli ambientalisti laotiani, che coinvolge alcune figure di primo piano della politica e delle istituzioni del Paese, insieme a una compagnia militare del Vietnam, legata al ministero della Difesa. 

Secondo i dati della Fao - l’agenzia Onu impegnata nei settori dell’alimentazione e dell’agricoltura - le foreste in Laos ricoprono circa il 68% del totale del territorio. Per gli esperti l’obiettivo di aumentarne il volume di un ulteriore 70% non è praticabile, perché molte aree sono già interessate dalla costruzione di dighe (fra cui la controversa diga di Xayaburi), miniere e altri impianti idroelettrici.

Il governo userà le concessioni, aggiunge una fonte anonima, per “coprire” il traffico illegale di legname. In alcuni casi, esso sta avvenendo in foreste sottoposte a tutela”.

In questi anni i grandi camion (nella foto) che trasportano legname in Vietnam sono diventati il simbolo della deforestazione nel vicino Laos. Il fenomeno ha raggiunto ormai proporzioni massicce, tanto che il Paese non riesce più a coprire i fabbisogni interni di legname usato per la riparazione delle scuole e di altri edifici.

Secondo le leggi di Vientiane, vi sono tre tipologie di foreste - aree produttive, conservative e protette  - e solo la prima tipologia può essere oggetto di commercio. Vi sono però decreti attuativi e altre norme che - di fatto - consentono l’uso di aree e piante sottoposte (secondo la legge) a tutela. “All’atto pratico - conferma la fonte di Rfa - la foresta sottoposta a vincoli di conservazione viene invece usata per il commercio”.