Ancora tonnellate di cibo avariato: il Nepal minaccia azioni severe per il World Food Programme
di Christopher Sharma
Trovate 514 tonnellate di piselli marci nel magazzino del World Food Program. Non è il primo scandalo che colpisce l’agenzia delle Nazioni Unite. Qualche settimana fa è stato trovato riso ammuffito. Il governo ordina un’inchiesta per fare chiarezza. Il Wfp respinge le accuse: “Quelle derrate erano già state ritirate dalla distribuzione”.

Kathmandu (AsiaNews) - Il governo del Nepal minaccia azioni severe per le organizzazioni che continuano a distribuire cibo avariato alle vittime del terremoto del 25 aprile. Tra queste, anche il World Food Program (Wfp), l’agenzia delle Nazioni Unite che combatte la fame nel mondo. Lo ha deciso l’Ufficio del primo ministro e il Consiglio dei ministri (Opmcm), riunitosi ieri per decidere le misure da adottare nei confronti di quelle organizzazioni che distribuiscono cibo e bevande al di sotto degli standard di qualità.

Shantaraj Subedi, segretario del governo, incontrerà oggi le agenzie interessate a cui chiederà di svolgere immediati test su campioni di cibo e bevande. Se sarà accertato che le derrate destinate ai sopravvissuti del terremoto sono non commestibili, le organizzazioni rischiano severe ritorsioni.

La vicenda ha origine qualche settimana fa, quando il Dipartimento per la tecnologia alimentare e quello per il controllo della qualità del Nepal hanno effettuato controlli a tappeto sulle derrate giunte con gli aiuti alla popolazione sconvolta dal sisma, riscontrando numerose irregolarità. A seguito di quei controlli il governo di Kathmandu ha ordinato ai Dipartimenti di presentare entro tre giorni una relazione su campioni di prodotto distribuiti nei distretti di Gorkha e Dhading da varie organizzazioni umanitarie, tra cui il Wfp.

Stando a quanto si legge nella relazione, la Commissione parlamentare per la gestione e il controllo dei disastri ha trovato 514 tonnellate di piselli gialli avariati in un magazzino del World Food Program nella città di  Nepalgunj [distretto centro-occidentale di Barke - ndr]. Sanjay Gautam, coordinatore della Commissione, riferisce ad AsiaNews che il ritrovamento è stato effettuato in uno dei tre depositi del Wfp presenti nel Paese. “Stiamo facendo indagini per capire come i piselli marci siano finiti nel magazzino”, continua.

Iolanda Jaquemet, dell’Ufficio comunicazione del Wfp a Kathmandu, riferisce però che l’agenzia internazionale aveva già condotto analisi su quei campioni e aveva riscontrato bassi livelli di qualità, decidendo quindi di rispedire le merci al fornitore. La donna dichiara: “Il World Food Program ha ordinato 1000 tonnellate di piselli gialli per le vittime del terremoto. Quando la spedizione è arrivata a Nepalgunj, l’esperta regionale di tecnologia alimentare è arrivata da Bangkok per fare le ispezioni. Ella ha riscontrato che i campioni non soddisfacevano gli standard dell’agenzia”.

Nel frattempo il Wfp riferisce di aver acquistato altre 1000 tonnellate di piselli gialli da un fornitore nepalese, che stanno per essere distribuiti alle vittime. Questo è solo l’ultimo scandalo che colpisce l’agenzia delle Nazioni Unite. Di recente è stata accusata di aver distribuito riso avariato ai sopravvissuti del terremoto. Alcuni hanno denunciato che il riso distribuito non era commestibile, dal momento che era diventato nero e si ammassava in mucchi scomposti. Diverse persone hanno avvertito malori dopo averlo consumato e il distretto di Gorkha ha deciso di rispedire all’agenzia i sacchi di aiuti umanitari che aveva ricevuto.