Papa: “Affetto e riconoscenza” di Roma per la testimonianza di Pietro e Paolo
All’Angelus papa Francesco ricorda la missione della Chiesa di Roma, che conserva l’eredità di Pietro e Paolo: la fede e la carità. La “secolare devozione dei romani alla Vergine, invocata specialmente come Salus Populi Romani”. Il legame di comunione degli arcivescovi metropoliti con “la sede di Pietro” e i “fraterni legami” con la Chiesa sorella di Costantinopoli. L’annuncio del viaggio in Ecuador, Bolivia, Paraguay dal 5 al 12 luglio.

Città del Vaticano (AsiaNews) – La città di “Roma nutre speciale affetto e riconoscenza” per gli apostoli Pietro e Paolo, “venuti da una terra lontana ad annunciare, a costo della vita, quel Vangelo di Cristo al quale si erano totalmente dedicati”. Nella solennità di san Pietro e Paolo, papa Francesco dedica la sua riflessione prima dell’Angelus alla missione della Chiesa di Roma, che ha ricevuto l’annuncio dai due apostoli e conserva le loro spoglie. “La gloriosa eredità di questi due Apostoli – ha detto - è motivo di spirituale fierezza per Roma e, al tempo stesso, è richiamo a vivere le virtù cristiane, in modo particolare la fede e la carità: la fede in Gesù quale Messia e Figlio di Dio, che Pietro professò per primo e Paolo annunciò alle genti; e la carità, che questa Chiesa è chiamata a servire con orizzonte universale”.

Il papa ha poi ricordato il legame fra gli apostoli e Maria: “Pietro conobbe personalmente la Madre di Gesù e nel colloquio con lei, specialmente nei giorni che precedettero la Pentecoste (cfr At 1,14), poté approfondire la conoscenza del mistero di Cristo. Paolo, nell’annunciare il compimento del disegno salvifico «nella pienezza del tempo», non mancò di ricordare la “donna” da cui il Figlio di Dio era nato nel tempo (cfr Gal 4,4)”.

“Nella evangelizzazione dei due Apostoli qui a Roma ci sono anche le radici della profonda e secolare devozione dei romani alla Vergine, invocata specialmente come Salus Populi Romani. Maria, Pietro e Paolo: sono nostri compagni di viaggio nella ricerca di Dio; sono nostre guide nel cammino della fede e della santità. Invochiamo il loro aiuto, affinché il nostro cuore possa sempre essere aperto ai suggerimenti dello Spirito Santo e all’incontro con i fratelli”.

Anche la benedizione del palio per gli arcivescovi metropoliti, avvenuta in mattinata, dice qualcosa della missione di Roma, dato che il pallio esprime “i legami di comunione con la Sede di Pietro” ed è “stimolo per un sempre più generoso servizio alle persone affidate al loro zelo pastorale”.

All’eucarestia di stamane era presente la delegazione del Patriarcato ecumenico di Costantinopoli. “Anche questa presenza – ha sottolineato - è segno dei fraterni legami esistenti tra le nostre Chiese. Preghiamo perché si rafforzi tra di noi il cammino dell’unità”.

“La nostra preghiera oggi – ha concluso - è soprattutto per la città di Roma, per il suo benessere spirituale e materiale: la grazia divina sostenga tutto il popolo romano, perché viva in pienezza la fede cristiana, testimoniata con intrepido ardore dai santi Pietro e Paolo. Interceda per noi la Vergine Santa, Regina degli Apostoli”.

Dopo la preghiera mariana, Francesco ha comunicato che dal 5 al 12 luglio visiterà Ecuador, Bolivia e Paraguay: “Chiedo a tutti voi – ha detto - di accompagnarmi con la preghiera affinché il Signore benedica questo mio viaggio nel continente dell'America Latina, a me tanto caro come potete immaginare. Esprimo alle popolazioni di Ecuador, Bolivia e Paraguay la mia gioia di trovarmi a casa loro”.