Card. Tong: La "Laudato sì" ci spinge a parlare meno e agire di più per l’ambiente
Secondo il vescovo di Hong Kong, l’enciclica di papa Francesco è un invito a essere parte della soluzione, e non solo del problema relativo alla cura del Creato. La Chiesa locale ha creato una commissione ad hoc con il compito di individuare i problemi ambientali più urgenti e proporre soluzioni.

Hong Kong (AsiaNews) – Con l’enciclica "Laudato sì" papa Francesco “invita tutte le persone di buona volontà a essere parte della soluzione alle sfide che il mondo contemporaneo deve affrontare. Il pontefice ha abbracciato in pieno lo spirito di san Francesco, mettendo in luce l’interdipendenza fra l’umanità e la creazione di Dio”. Lo ha detto il vescovo di Hong Kong, card. John Tong Hon, al settimanale diocesano Sunday Examiner.

La Chiesa dell’ex colonia britannica, dice il presule, “dà il benvenuto a questa enciclica. È facile per noi vedere quanto sia pertinente, e come risponda alle urgenze del nostro tempo. In modo particolare, è una risposta al consumismo e allo sviluppo irresponsabile, che a sua volta porta degrado ambientale e cambiamenti climatici. Incoraggio tutti a leggerla, dato che si può trovare sia online che in forma cartacea”.

Ma l’impegno dei cattolici di Hong Kong non si ferma alla lettura: “Chiederò al vescovo ausiliare mons. Giuseppe Ha Chi-shing di guidare una commissione creata ad hoc, che avrà la responsabilità di individuare i bisogni più urgenti della nostra comunità e pianificare la risposta della diocesi ai problemi indicati nella 'Laudato sì'. Abbiamo bisogno di apprezzare, ammirare e curare in maniera responsabile i doni che Dio ci ha donato”.

Il card. Tong si unisce alle perplessità espresse dal papa riguardo la comunità internazionale e, parlando della prossima Conferenza sul cambiamento climatico indetta dall’Onu a Parigi per il prossimo novembre conclude: “Speriamo che si vada oltre le parole. È il momento di parlare meno e agire di più. Se lavoriamo tutti insieme su questi temi così importanti, miglioreranno anche le relazioni internazionali”.