Per gli investitori la Russia è il mercato più attraente tra i Brics
di Nina Achmatova
Lo scrive l’agenzia Bloomberg, secondo la quale la Federazione ha scalzato il primato finora detenuto dalla Cina, dove pesa la volatilità dei mercati azionari. Gli investitori scommettono su una riduzione dei rischi politici in Russia e una ripresa economica nel 2016.

Mosca (AsiaNews) - Tra i mercati dei Paesi Brics (Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica) quello russo è diventato il più attraente per gli investitori nel 2015, conquistandosi un primato che era della Cina. Lo riporta l’agenzia Bloomberg, secondo la quale le preoccupazioni legate alla caduta dei prezzi del petrolio e al crollo del rublo - verificatosi a fine 2014 - sono diminuite, mentre allo stesso tempo gli investitori scommettono su una rapida riduzione anche dei rischi politici. 

Secondo Bloomberg, negli ultimi sette mesi “la situazione è cambiata radicalmente”. Il prezzo del petrolio si è stabilizzato a un livello superiore ai 55 dollari al barile e in generale in Ucraina dell’Est - dove la Russia è accusata da Kiev e dall’Occidente di armare i separatisti - hanno cominciato a rispettare il cessate il fuoco. L’indice di volatilità è sceso di oltre la metà fino al 28%, il più significativo calo dal 2006. Gli analisti interpellati sottolineano che le azioni di emittenti russi sono valutate meno rispetto agli altri Paesi Brics e possono portare a profitti molto maggiori, se i rischi politici continueranno a ridursi. “I nostri modelli ci dicono che dobbiamo continuare a investire in titoli russi”, ha dichiarato a Bloomberg Tim Love, manager di GAM, gruppo di asset management con sede a Londra. “La maggior parte delle azioni russe sono significativamente sottovalutate”, ha aggiunto Matthias Westman, fondatore di Prosperity Capital Management, uno dei maggior asset manager al mondo, concentrato proprio sulle ex Repubbliche sovietiche, e secondo il quale “c’è il potenziale per  un’ulteriore ripresa”. L’economia russa si aspetta una contrazione quest’anno per la prima volta dal 2009, ma secondo uno studio Bloomberg potrebbe recuperare lo 0,5% nel 2016. Allo stesso tempo, sempre il prossimo anno, è possibile che le sanzioni economiche euorpee, varate contro Mosca per il suo ruolo nella crisi ucraina, vengano alleviate in quanto “non sarà facile convincere tutti a prolungare ancora”, prevede Westman.

Bloomberg fa notare che nel 2015, in termini nominali, l’indice principale della Borsa russa, il Micex, è aumentato del 18%, 4 punti in meno rispetto all’aumento dell’indice Shanghai Composite. Tuttavia un calo record della volatilità del mercato russo, insieme all’aumento delle fluttuazioni dei  prezzi in Cina permette di trarre profitto dagli investimenti in Russia e in Cina con un coefficiente rispettivamente di 1 e 0,6 punti. Come risultati la Federazione russa risulta il migliore tra i Paesi Brics, scrive Bloomberg. A luglio, le turbolenze dovute allo scoppio della bolla cinese hanno ridotto il valore delle azioni delle compagnie cinesi, mentre l’indice di Shanghai è sceso in basso nella lista degli investimenti meno rischiosi.