Negli Emirati una legge contro le discriminazioni anche religiose
Un decreto del presidente definisce criminale ogni atto che suscita l'odio religioso e vieta la discriminazione “sulla base di religione, casta, credo, dottrina, razza, colore o origine etnica”. Punibile anche il sostegno finanziario a tali attività.

Abu Dhabi (AsiaNews/Agenzie) – Gli Emirati Arabi Uniti hanno promulgato una legge “anti-discriminazione” che punisce con pene severe, fino alla morte, i reati relativi all’odio religioso e all’estremismo.

Un decreto del presidente lo sceicco Khalifa bin Zayed Al Nahyan, pubblicato lunedì dall’agenzia ufficiale WAM definisce criminale ogni atto che suscita l'odio religioso e vieta la discriminazione “sulla base di religione, casta, credo, dottrina, razza, colore o origine etnica”.

La nuova legge, qualifica come criminali gli atti che alimentano l'odio religioso e / o che insultano la religione attraverso qualsiasi forma di espressione, sia essa verbale o scritta: libri, opuscoli, radio, televisione o media online. La legge prevede anche disposizioni per punire chiunque definisce altri gruppi religiosi o individui come infedeli, o non credenti.

La legge proibisce anche la costituzione di qualsiasi entità o gruppo creato  specificamente per provocare l'odio religioso e raccomanda punizioni severe per gruppi o sostenitori di organizzazioni o individui collegati con crimini di odio. Essa bandisce pure ogni tipo di evento come conferenze e incontri organizzati con il solo scopo di seminare discriminazione, discordia o odio nei confronti di individui o gruppi sulla base della fede, l'origine o la razza. Punibile anche il  sostegno finanziario a tali attività.

La nuova normativa ha chiaramente come obiettivo l’estremismo sunnita, in quanto prevede la pena di morte per l’adesione al “takfirismo”, l’islamismo radicale che vede Al-Qaeda e altri gruppi estremisti definire infedeli o non musulmani coloro che non aderiscono alle loro convinzioni.