Cosacchi all’assalto con lanci di pietre contro i Testimoni di Geova
di Nina Achmatova
Il Congresso dei TdG si svolgeva dal 10 al 12 luglio a Krymsk, nella regione di Krasnodar. Il secondo giorno, l’aggressione dei cosacchi, senza il minimo intervento della polizia. Fedeli denunciano: “Violato il nostro diritto alla libertà religiosa”.

Mosca (AsiaNews) - Alcuni cosacchi nella città di Krymsk, regione meridionale russa di Krasnodar, hanno compiuto un blitz al Congresso dei Testimoni di Geova (TdG) interrompendo l’evento con lanci di pietre contro i fedeli. Lo riporta il sito d’informazione Newsru, citando anche il centro Sova, che verifica gli episodi di intolleranza.

Il Congresso era in programma dal 10 al 12 luglio allo stadio di Krymsk e vi hanno partecipato membri della comunità locale, ma anche da Anapa, Gelendzhik e Novorossiysk. Secondo il racconto di alcuni testimoni, la mattina dell’11 luglio alcuni agenti di polizia insieme ai cosacchi erano presenti sul posto per assicurare l’ordine pubblico. All’improvviso è andata via la luce, ma il pubblico è rimasto calmo fino a che non sono stati portati dei generatori e l’evento è ripreso. Dopo nemmeno un’ora però, i cosacchi presenti hanno iniziato a lanciare pietre contro i fedeli, mettendo a rischio l’incolumità dei presenti, come ha riferito un comunicato degli stessi TdG. “Alla fine, l’incontro è stato sospeso e i fedeli sono andati a casa senza che il congresso potesse finire. Il terzo giorno, infine, non è stato possibile celebrare il servizio, come previsto”, si legge ancora nel comunicato.

I TdG hanno accusato i cosacchi di aver violato il loro diritto alla libertà religiosa e la polizia di non aver fatto nulla per impedire l’aggressione. L’ufficio del pubblico ministero locale ha provato a giustificare l’interruzione del congresso con il fatto che a suo dire i partecipanti  - più di 1.500 - avevano iniziato una processione non autorizzata.

“La procura sta cercando di giustificare l’ingiustificabile”, ha denunciato la comunità dei TdG, la quale assicura che non vi è stata alcuna processione e che tutto l’evento si svolgeva in un ambiente chiuso tra canti, preghiere e predicazione della Bibbia. “Secondo la legge attuale - hanno spiegato i TdG - per il culto in luoghi chiusi non si deve presentare notifica ufficiale alle autorità, come invece bisogna fare in caso di manifestazioni di piazza. Organizzando il congresso nello stadio, i fedeli hanno seguito letteralmente la legge”.

Da anni i TdG in Russia affrontano numerosi problemi di carattere legale. A marzo 2015, un tribunale della regione di Krasnodar ha denunciato la locale comunità di fedeli come estremista, ordinandone la confisca delle proprietà nella zona. A dicembre 2014, la Corte suprema ha emesso una sentenza che bolla come “estremista” il sito dei TdG e di tre altri movimenti religiosi.

Tra le minoranze religiose presenti sul territorio dell'ex Urss, i TdG sono fra quelle più colpite. Presenti con circa 200mila fedeli, sparsi in tutta la Federazione, sono accusati di settarismo, "estremismo religioso", "incitamento all'isolamento sociale" e a comportamenti che minano l'armonia della società. Le autorità russe, inoltre, non gradirebbero alcune pratiche dei fedeli come l'obiezione di coscienza verso il servizio militare, il rifiuto all'uso delle armi, la rinuncia alle trasfusioni di sangue e la richiesta di dedizione totale degli adepti alla vita delle comunità.