Attentato terroristico in Punjab: 12 ore di assedio e nove morti
Tre terroristi, forse addestrati in Pakistan, hanno preso d’assalto una stazione di polizia e aperto il fuoco. New Delhi ha schierato esercito e forze speciali per fermare l’attacco. Il Pakistan condanna l’attentato.

Amritsar (AsiaNews/Agenzie) – Dopo 12 ore si è concluso lo scontro a fuoco tra le forze dell’ordine dell’India e un gruppo terrorista, da questa mattina asserragliato in una stazione di polizia del Punjab, al confine con il Pakistan. Per il momento il bilancio delle vittime parla di almeno nove morti: oltre ai tre terroristi, anche tre civili e tre agenti. Decine i feriti. Il governo dell’India non ha rilasciato alcuna dichiarazione ufficiale. Si tratta del primo attacco terroristico nel Punjab indiano negli ultimi 13 anni.

Intorno alle 5 del mattino, tre uomini armati e vestiti con uniformi militari hanno fatto irruzione nella stazione di polizia di Dinanagar, nel distretto di Gurdaspur, il vicino al confine con il Pakistan. Secondo le prime indiscrezioni, il gruppo sarebbe arrivato a bordo di una Maruti Suzuki 800 rubata, dopo aver già aperto il fuoco contro un autobus.

Poco dopo l’inizio dell’attacco, il governo indiano ha subito inviato sul posto esercito, National Security Guard e squadre di pronta risposta, per assistere la polizia locale. Secondo alcuni ufficiali, lo scontro a fuoco sarebbe durato così tanto perché le forze indiane volevano catturare vivo almeno uno dei terroristi.

I tre sarebbero entrati in India dal Pakistan due o tre giorni fa, passando per il Jammu e Kashmir, dopo essere stati addestrati dal noto gruppo terroristico pakistano Lashkar-e-Taiba.

Intanto, mentre c’è già chi accusa il Pakistan di essere “coinvolto” nei fatti di oggi, Islamabad condanna l’attentato: “Il Pakistan ribadisce la sua condanna del terrorismo in ogni sua forma e manifestazione. Esprimiamo le nostre più calorose condoglianze al governo e al popolo dell’India”.