Inaugurata a Wuhan la Casa degli scambi culturali tra Russia e Cina
Il centro sorge sulla chiesa di Aleksandr Nevsky, restaurata di recente a spese della Repubblica popolare. Il progetto rientra nella piĆ¹ vasta cooperazione tra la regione russa del fiume Volga e quella dello Yangtze.

Mosca (AsiaNews) - Un delegazione russa guidata dall’inviato presidenziale per il distretto federale del Volga, Mikhail Babich, ha preso parte alla cerimonia di inaugurazione della ‘Casa dello scambio culturale russo-cinese’ nella città di Wuhan, nella regione di Hubei, in Cina orientale. La Casa, come riporta un comunicato delle autorità russe, sorge sulla base della chiesa ortodossa, intitolata al principe santo Aleksandr Nevsky.

La chiesa era stata eretta nel 1893 nella ex concessione di Hankou ad opera di mercanti russi, commercianti di tè. A metà del XX secolo, nella chiesa veniva prestata assistenza agli ortodossi dei villaggi vicini (circa duemila persone) e vi era stata aperta una scuola media per bambini cinesi. Durante la Rivoluzione culturale, la chiesa è stata chiusa e usata prima come magazzino e poi come luogo per celebrare matrimonio civili. 

Nell’ambito dei lavori per la costruzione di un tunnel sotto il fiume Yangtze, le autorità cinesi avevano intenzione di demolire il complesso della chiesa di Aleksandr Nevsky, ma su iniziativa del patriarca di Mosca Kirill è stato realizzato un accordo tra il rappresentante plenipotenziaro del presidente russo per il Volga e il consigliere di Stato cinese Yang Jiechi per la conservazione e il restauro della struttura. Per i lavori, la Cina ha investito il corrispettivo di oltre 3,7 milioni di euro.

La ‘Casa degli scambi culturali’, secondo quanto reso noto da Mosca, ha come obiettivo quello di organizzare eventi che facilitino la conoscenza della vita spirituale e culturale dei due Paesi, proiettati in una nuova alleanza a tutto tondo dopo l’isolamento della Russia sul fronte occidentale per via della crisi ucraina.

Babich, nella cerimonia di apertura, ha definito l’evento come una pietra miliare nell’amicizia tra i due Paesi e ha ringraziato i partner locali per il restauro. Dal canto suo il sindaco di Wuhan, Wang Yong, ha sottolineato l’importanza di sviluppare gli scambi culturali. La prima mostra organizzata ha come tema la ‘Grande Via del tè’, di cui la regione di Hubei - precisamente Yangloudong - è stata il punto di partenza. Dal XVII secolo, lungo questa arteria del commercio si sono sviluppati anche i rapporti era Russia e Cina.

Il distretto federale del Volga e la regione del corso superiore e medio del fiume Yangtze in Cina hanno iniziato a promuovere la cooperazione reciproca già nel 2012. Chiamato dai russi anche “Madre Volga” (‘fiume’ in russo è sostantivo di genere femminile), per il ruolo vitale che gioca nella vita economica del Paese, il Volga è il fiume più lungo d'Europa e attraversa 13 diversi soggetti federali. Simile per significato strategico ed economico per la Cina, può essere considerato lo Yangtze. Anche se i due corsi d’acqua non si incontrano geograficamente, proprio queste similitudini hanno spinto le rispettive regioni a cercare di incentivare la collaborazione.