Nepal, trovato l’accordo su sei nuove province: approvazione della Costituzione più vicina
I partiti sono concordi nella creazione di sei Stati federali suddivisi in distretti. Cinque confineranno con l’India e quattro con la Cina. La risistemazione territoriale è condizione necessaria per il progredire dei lavori sulla Carta. Non mancano però i dubbi di alcuni partiti su determinate clausole.

Kathmandu (AsiaNews) – I partiti politici nepalesi si sono accordati per la suddivisione del territorio in sei nuove province (o Stati federali), suddivise in distretti. L’intesa è stata raggiunta nella serata di sabato 8 agosto e ratificata domenica dal Parlamento.

La risistemazione del territorio era la condizione che tutti i maggiori partiti politici del Paese consideravano necessaria per l’approvazione della nuova Costituzione, la cui bozza è stata presentata lo scorso luglio. Le fazioni hanno raggiunto l’accordo nonostante le riserve dell’Ucpn (partito maoista) e del Madhesi Janadhikar Forum-Loktantrik (Mjf-L).

Entrambi i gruppi hanno firmato l’intesa – insieme al Cpn-Uml, l’Ucpn e il Mjf-Loktantrik – “affinché il lavoro i stesura della Costituzione vada avanti”, aggiungendo però delle note di dissenso per alcune clausole contenute nel patto. Le difficoltà incontrate nelle consultazioni sono state causate dalla pretesa di ogni provincia di avere libero accesso al mercato internazionale, cercando di confinare con l’India e la Cina. Tutte le sei nuove province avranno accesso diretto con l’India, mentre solo quattro confineranno con la Cina.

Fino a oggi il Nepal è stato suddiviso in cinque regioni, 14 zone amministrative e 75 distretti. D’ora in poi i distretti verranno ridisegnati per costituire le nuove province, ognuna delle quali avrà tre divisioni geografiche: montuosa, collinare e pianeggiante. I nomi dei nuovi Stati federali verranno scelti dai Parlamenti locali.

Oltre al nuovo disegno territoriale, il Parlamento ha approvato all’unanimità la legge per cui è sufficiente che un solo genitore sia nepalese affinché il figlio possa ricevere la cittadinanza. Fino ad oggi, la legislazione prevedeva che madre “e” padre dovessero essere nepalesi, mentre ora la “e” è sostituita con “o”. Si è stabilito inoltre che il Presidente e il Vice debbano rappresentare tutte le comunità presenti nel territorio, in modo da rendere lo Stato più inclusivo.