Card. Parolin in Indonesia: “Paese unico per tolleranza e rispetto della diversità”
di Mathias Hariyadi
Il segretario di Stato vaticano ha incontrato il Ministro degli esteri indonesiano a Jakarta. Fra i temi trattati: coesistenza interreligiosa, cooperazione culturale ed educazione. Per il cardinale “bisogna fare ogni sforzo per non essere aggressivi e accogliere le differenze”. Il 15 agosto il porporato sarà a Timor Est per celebrare i 500 anni dell’evangelizzazione del Paese.

Jakarta (AsiaNews) – Il Vaticano “considera da lungo tempo l’Indonesia come un buon esempio e un modello di pace, coesistenza interreligiosa e tolleranza fra gruppi di fedi diverse”. Lo ha detto il segretario di Stato vaticano, card. Pietro Parolin, durante un incontro avvenuto ieri a Jakarta con il Ministro degli esteri indonesiano, Retno Marsudi. Il porporato, in viaggio in questi giorni nell’Arcipelago, ha visitato il Segretariato dell’Asean (Association of Southeast Asian Nation) il 10 agosto e si recherà a Timor Est il 15 per presiedere la celebrazione dei 500 anni dall’inizio dell’evangelizzazione nel Paese.

I temi trattati nel colloquio – durato mezz’ora – sono stati quattro: coesistenza interreligiosa, cooperazione culturale, lavoro comune dei mezzi di stampa ed educazione. Il segretario di Stato ha apprezzato “il fenomeno molto significativo per cui le persone mostrano rispetto, tolleranza e accoglienza della diversità, che fa dell’Indonesia una nazione davvero unica”.

In un Paese dove non mancano tensioni fra musulmani e cristiani, la cosa più importante secondo Parolin “è trovare il modo di rispettarsi e accettare le differenze; fare ogni sforzo per non essere violenti e aggressivi”.

In un comunicato congiunto, pubblicato a margine dell’incontro, le due parti affermano che “ogni diversità deve essere affrontata per cercare il meglio e per dimostrare che i vari gruppi sono disponibili alla collaborazione per creare un mondo più aperto ad ogni persona”.

Il Vaticano è stato il primo Paese a riconoscere l’indipendenza dell’Indonesia, il 17 agosto 1945. La visita del cardinale a Jakarta è la prima mai officiata da un segretario di Stato dal 1950, inizio delle relazioni diplomatiche fra la Santa Sede e il Paese islamico più popoloso al mondo. Le buone relazioni sono state sigillate da una serie di visite papali, l’ultima delle quali, di Giovanni Paolo II, risale al 1989.

Il Ministro degli esteri indonesiano ha dichiarato che sia Jakarta che il Vaticano sono impegnati nell’esplorare possibili cooperazioni anche nel campo dell’educazione. È al vaglio un gemellaggio fra la Pontificia Università Urbaniana e la Islamic University of Jakarta.

Un progetto vedrà impegnata la Radio Vaticana insieme alla Radio of the Republic of Indonesia nella copertura in diretta delle celebrazioni della Pasqua 2016, che si terranno nell’isola di Flores.