Spaghetti Nestlé, l’Alta corte di Mumbai revoca il bando e ordina nuovi test
Il tribunale ha annullato l’ordinanza del 5 giugno scorso e definito “arbitraria” la mossa dell’autorità nazionale per la sicurezza alimentare (FSSAI). Il governo dell’India chiede un risarcimento di 100 milioni di dollari per “pratiche commerciali sleali”.

New Delhi (AsiaNews/Agenzie) – Via il bando dagli spaghetti istantanei Maggi e nuovi test di tossicità su uno dei cibi più amati dagli indiani da oltre 30 anni. Lo ha stabilito oggi l’Alta corte di Mumbai, che ha annullato l’ordinanza del 5 giugno scorso emessa dalla Food Safety and Standards Authority of India (Fssai, autorità nazionale per la sicurezza alimentare) sui noodles prodotti dalla sezione indiana della Nestlé. Secondo i giudici Kanade e Colabawalla, la Fssai ha agito “in modo arbitrario” vietando nove varianti del prodotto e ha ordinato all’ente governativo di ripetere i test.

Intanto, ieri il governo dell’India ha chiesto al gigante dell’industria alimentare un risarcimento di 100 milioni di dollari per “pratiche commerciali sleali”.

“I principi di giustizia naturale – si legge nel verdetto – non sono stati rispettati nell’emettere l’ordine di divieto”. I test saranno eseguiti su cinque campioni in tre laboratori accreditati dal National Accreditation Board for Testing and Calibration Laboratories (Nabl). Le strutture si trovano a Hyderabad, Mohali e Jaipur. I risultati dovranno essere presentati entro sei settimane. Se i test proveranno che il piombo contenuto nell’alimento rientra nei limiti permessi, Nestlé India potrà riprendere la produzione.

A fine maggio in Uttar Pradesh, alcuni ispettori sanitari avrebbero rinvenuto alti livelli di piombo in decine di confezioni dei celebri spaghetti istantanei. Dai controlli sarebbero anche emerse tracce di monossido di glutammato (un esaltatore di sapidità), la cui presenza non era però indicata nella lista ingredienti. Da qui la decisione della Fssai di ordinare il ritiro del prodotto. La Nestlé nega queste accuse, e all’Alta corte di Mumbai ha denunciato di non aver ricevuto alcuna notifica del divieto, prima che questo venisse posto in atto.

Ieri la Food and Drug Administration (Fda) statunitense ha riferito che i test sui noodles Maggi venduti negli Usa non hanno rilevato livelli pericolosi di piombo. Anche le agenzie di controllo di Singapore, Canada e Regno Unito hanno decretato che gli spaghetti istantanei made in India sono sicuri.

Secondo Robert Waldschmit, un analista di Liberum Capital a Londra, “i campioni testati a Singapore potrebbero non provenire dagli stessi stock analizzati in India. Tuttavia, la contaminazione da piombo potrebbe aumentare a causa dell’inquinamento, che è alto in India, sebbene la posizione assunta dalle autorità indiane solleva una domanda: se non stiano agendo, in parte, per ragioni politiche. Non dico che non ci sia stata alcuna contaminazione, ma credo che si sia ingigantito il problema”.

In India la vendita al dettaglio da parte delle grandi catene di supermercati stranieri è stata approvata solo negli ultimi anni, dopo una contestatissima riforma economica (settembre 2012). In quell’occasione il Bharatiya Janata Party [Bjp, partito nazionalista indù allora all’opposizione – ndr] condusse una serrata protesta contro l’introduzione di merci provenienti dall’estero sul mercato indiano.