Marò: Tribunale del mare, Italia e India sospendano tutti i procedimenti giudiziari, i due fucilieri restando in India
La decisione presa sulla base della necessità di preservare i diritti delle parti, sui quali giudicherà il tribunale arbitrale dell’Aja. Nella sentenza il Tribunale afferma di essere “a conoscenza del dolore e la sofferenza delle famiglie dei due pescatori indiani che sono stati uccisi” e “delle conseguenze che le lunghe restrizioni alla libertà comportano per i due marines e le loro famiglie”.

Amburgo (AsiaNews/Agenzie) – Italia e India debbono “sospendere tutti i procedimenti giudiziari” e “astenersi da avviare nuovi che potrebbero aggravare o prolungare la controversia” o “potrebbero compromettere o pregiudicare lo svolgimento di qualsiasi decisione che il tribunale arbitrale può prendere” sulla vicenda dei fucilieri italiani Salvatore Girone e Massimiliano Latorre. Lo ha deciso oggi il Tribunale del mare di Amburgo (nella foto) in una sentenza che accoglie il desiderio di Roma di fermare la giustizia indiana, ma ne respinge la richiesta di far stare in patria i due marò fino alla decisione finale del tribunale arbitrale dell’Aja.

In questo ultimo punto, la necessità di preservare i diritti delle parti, va vista la motivazione della sentenza, nella quale infatti si afferma che le decisioni della Corte “non devono in nessun modo essere interpretate come un modo di appoggiare rivendicazioni di una delle due parti”.

La Corte ha anche stabilito che Roma e New Delhi dovranno presentare entro il 24 settembre un rapporto di ottemperanza alle misure previste e autorizza il Presidente, dopo tale data, di richiedere tali informazioni alle parti come egli riterrà opportuno;

Nella sentenza - presa con 15 voti a favore e sei contrari - il Tribunale afferma di essere “a conoscenza del dolore e la sofferenza delle famiglie dei due pescatori indiani che sono stati uccisi” e “delle conseguenze che le lunghe restrizioni alla libertà comportano per i due marines e le loro famiglie”.