I musulmani non fanno “abbastanza” per combattere lo Stato islamico: parola della regina Rania
La regina di Giordania – in Francia per alcuni incontri – chiede maggiore attenzione verso i giovani del Medio oriente: se non si offrono opportunità e lavoro, essi andranno a incrementare le milizie dell’Isis. E’ urgente creare 100mila posti di lavoro entro il 2020. Le conseguenze a livello mondiale.

Parigi (AsiaNews/Agenzie) – Secondo la regina Rania di Giordania, i musulmani moderati non fanno “abbastanza” per lottare contro la “diabolica ideologia” dello Stato islamico (SI) e chiede alla comunità internazionale di avere maggiore attenzione verso i giovani, prima che il Medio oriente venga “devastato”.

La regina di Giordania si trova in Francia per una serie di incontri con gruppi di businessmen e con università. Nei diversi raduni ella ha sottolineato che aiutare i giovani del Medio oriente è cruciale per combattere contro Daesh (acronimo in arabo dello SI)

Daesh – ha detto – continua a diffondere la sua ideologia diabolica” e “modifica la percezione locale della nostra regione”. “I musulmani moderati in tutto il mondo non fanno abbastanza per vincere la lotta ideologia che è al cuore di questa battaglia”.

“Certo – ha aggiunto – non aiutiamo in modo attivo Daesh, ma non li fermiamo”.

La regina Rania ha anche messo in luce la situazione dei giovani in Medio oriente, molti dei quali sono disoccupati o costretti a fuggire dal loro Paese ed emigrare. Essi hanno bisogno di “educazione, opportunità, lavoro e… anche un po’ di fortuna, perché qualcuno creda in loro”.

Secondo la regina è necessario creare almeno 100mila posti di lavoro entro il 2020 per evitare che i giovani frustrati vadano a militare fra le file dei jihadisti.

“Il fallimento – ha concluso – non è un’opzione perché se falliamo di fronte a questi estremisti e loro vincono, la regione sarà devastata in modo rapido”, producendo ripercussioni a livello mondiale.