Card. Toppo: "L'India sia modello di democrazia e tolleranza"

Il presidente della  Conferenza episcopale indiana smorza gli allarmi sulla persecuzione delle minoranze nel territorio: "Ogni Paese ha fanatici e fondamentalisti, non lasciamoci sorprendere o intimidire". Il porporato torna oggi da un viaggio in Europa in cui ha incontrato il papa.


Mumbai (AsiaNews/Cbci) – "Non c'è Paese al mondo che sia così vario e allo stesso tempo così tollerante come l'India; tutti noi insieme dobbiamo renderla un modello per il resto del mondo". La proposta arriva dal card. Telesphore Placidus Toppo, presidente della Conferenza episcopale indiana (Cbci), che ha parlato oggi dell'India e del ruolo della Chiesa nel Paese. Il cardinale è tornato oggi da un il viaggio in Europa, in cui ha incontrato il Papa e alcuni leader europei.

A contrastare l'idea di un Paese tollerante, però, le numerose violenze contro cristiani ed altre minoranze, che il card. Toppo ha duramente criticato: "Simili attacchi non devono aver posto in una democrazia". "Sfortunatamente – continua – l'ideologia è dietro numerosi di questi episodi contro le minoranze; ad ogni modo non bisogna dimenticare che ci sono fondamentalisti e fanatici in tutti i Paesi e in tutte le regioni, l'India non è un'eccezione. Non dobbiamo lasciarci sorprendere da questo, né intimorire. Dobbiamo affrontare la sfida insita nel nostro profondo impegno di fede e civiltà". Il cardinale ha, poi, smorzato gli allarmi di chi vede in India una vasta campagna di persecuzione delle minoranze.

Secondo il porporato la Chiesa cattolica in India, con le sue differenti espressioni rituali e molteplicità culturali, "riflette in modo veritiero la varietà del Paese". "Con il suo vivere in armonia e la sua azione comune - ha sottolineato - la Chiesa cattolica in India deve essere in grado di contribuire a proporre l'India come modello di democrazia al mondo".

Ricordando il suo incontro con Benedetto XVI il cardinale - il primo proveniente dalla comunità tribale - ha dichiarato che "il nuovo Papa crede nella decentralizzazione e ha già delegato i cardinali a presiedere alle cerimonie di beatificazione". "Egli – aggiunge – ha evidenziato il bisogno di uno sforzo maggiore a favore dell'unità dei cristiani e relazioni migliori con le altre religioni".

Toppo ha poi accennato alla sua partecipazione alla prossima Giornata mondiale della Gioventù, a Colonia, in Germania, dal 16 al 22 agosto: "Già nella mia ultima udienza con Giovanni Paolo II, lo scorso ottobre, egli mi chiese se sarei andato a Colonia e io risposi di sì. Non vedo l'ora di partecipare all'evento mondiale, in cui i giovani di tutti i Paesi si riuniscono per celebrare la loro fede, solidarietà e impegno per l'evangelizzazione".

Il cardinale ricorda poi l'invito del defunto pontefice e si rivolge ai giovani affinché "abbiano il coraggio di seguire Gesù e testimoniare l'amore di Dio riversato su di noi in Cristo Gesù".