Tragedia all’Hajj, oltre 717 vittime e mille feriti: l’incidente peggiore degli ultimi 25 anni
Fonti del governo saudita continuano ad aggiornare il numero delle persone uccise durante una “fuga rovinosa” nelle tendopoli montate per l’inizio del pellegrinaggio alla Mecca. Sono circa due milioni i pellegrini giunti sui luoghi sacri dell’islam, le vittime sarebbero per la maggior parte provenienti dal Niger. Per il ministro della Salute “è colpa loro, si sono mossi senza rispettare gli orari”.

Riyadh (AsiaNews/Agenzie) – Le autorità saudite hanno aggiornato il bilancio ufficiale, ma parziale, delle vittime provocate oggi da una “fuga rovinosa” nei pressi della Mecca. I morti sono “almeno 717” mentre i feriti si aggirano intorno alle mille unità. Non è ancora chiaro il motivo del disastro, anche se secondo le ricostruzioni dei soccorritori sarebbe dovuto a un banale “aumento di flusso” dei pellegrini diretti al “Ponte delle Jamarat”. Da questa struttura, nell'ultima notte di pellegrinaggio, i fedeli compiono il rito della "lapidazione del demonio".

Le autorità hanno inviato sul posto circa 4mila soccorritori e 200 ambulanze, ma le strettoie nella tendopoli e l’enorme flusso di persone presenti rendono i soccorsi molto complicati. La Difesa civile ha confermato che il disastro è avvenuto alle 9 del mattino (ora locale) all’incrocio fra le strade 204 e 223 dell’area di Mina. Questa, a circa 5 chilometri dalla Mecca, viene adibita per accogliere i fedeli durante il pellegrinaggio rituale, uno dei “cinque pilastri” della religione islamica.

Secondo un comunicato emesso dalla Difesa “i fedeli erano diretti verso il Ponte, quando un improvviso aumento di numero ha provocato una ressa che a sua volta ha fatto cadere in maniera rovinosa centinaia di persone”. La zona è ora blindata: per le autorità “è il peggior disastro degli ultimi 25 anni”. Per il ministro della Salute Khaled al-Falih la colpa è dei pellegrini “che non hanno rispettato gli orari imposti per lo spostamento”.

Secondo fonti della BBC sul posto, la maggior parte delle vittime proveniva dal Niger. Altre fonti indicano “almeno 50 iraniani” fra i defunti. La cittadina di Mina si trova lungo la strada che va dal centro della Mecca alla zona pianeggiante di Arafat, dove si erge tuttavia una piccola collina di granito nota come “Monte della Misericordia”. Qui, secondo i testi sacri musulmani, Adamo ed Eva si sono ritrovati dopo la cacciata dal Paradiso terrestre.