India, dopo lo tsunami ancora niente case per i sopravvissuti
di Nirmala Carvalho
E' la denuncia di mons. Mariadoss, vescovo della diocesi di Thanjavur, una delle zone più colpite dalla furia dell'onda. Il prelato accusa l'amministrazione "apatica" e definisce i sopravvissuti "vittime per la seconda volta".

Thanjavur (AsiaNews) – Il governo non assegna i terreni necessari alla costruzione di case per ospitare i sopravvissuti dello tsunami.

. Dopo 6 mesi, coloro che hanno subito la furia del maremoto il 26 dicembre scorso, sono ancora rinchiusi in alloggi temporanee, inadeguati ai monsoni e senza precauzioni igieniche.

E' la denuncia di mons. Devadass Ambrose Mariadoss, vescovo della diocesi di Thanjavur, che ad AsiaNews dice: "I sopravvissuti allo tsunami di 6 mesi fa, sono ancora oggi delle vittime. Questa volta il colpevole delle loro sofferenze non è la furia del mare, ma l'apatia dell'Amministrazione governativa". "Abbiamo da parte fondi sufficienti per costruire case solide – spiega - ma senza la terra dove costruire non si può fare nulla e l'Amministrazione è l'unico organo che possa concederla".

Il governo non ascolta neppure le richieste dei contadini della zona, anch'essi vittime del disastro. "L'onda anomala del 26 dicembre – spiega mons. Mariadoss - ha distrutto le coltivazioni ed ha allagato i campi che ora non possono produrre nulla. Sono vittime anche loro come i pescatori". Il prelato loda gli sforzi del Thanjavur Multipurpose Social Service Society (Tmsss), creato e gestito da oltre 700 volontari. "Grazie a loro – dice - stiamo aiutando le donne ed i bambini del luogo. Abbiamo costruito dei campi autogestiti e sento che questo potrà aiutare la comunità a riformarsi. Tutti coloro che sono qui hanno infatti bisogno di aiuto e tutti hanno bisogno di aiutarsi l'un l'altro. Solo questo potrà sanare le ferite procurate dalla furia della natura".

P. Senegoland e p. Antony Raj sono i responsabili del Tmsss. Ad AsiaNews spiegano in cosa consiste il loro lavoro: "Più del 70 % del lavoro di riabilitazione – spiega p. Raj – è stato compiuto dalla Chiesa e da Ong cristiane. Ora stiamo portando avanti un progetto molto importante, la riforestazione dell'area costiera". "Questo progetto – spiega – è fondamentale per proteggere la vita delle persone e, cosa ancora più importante, funzionerà come deterrente per tutti coloro che vogliano costruire case in modo abusivo oltre il limite della Zona di regolazione costiera". "Con l'arrivo dei monsoni – conclude – dobbiamo assicurare l'afflusso di acqua potabile agli alloggi temporanei e dobbiamo prevenire ogni possibile epidemia di malattie collegate all'acqua".


P. Senego, il direttore del Tmsss, spiega poi che con la fine delle scuole il centro ha lanciato una serie di programmi speciali per i bambini che abbiano particolari bisogni psico-sociali. "Il Tmsss – spiega ad AsiaNews – ha creato un consultorio per i traumi infantili, dei centri per la salute e l'educazione dei poveri, centri per la riabilitazione degli orfani". "Possiamo solo sperare – conclude p. Senego – che queste iniziative siano utili per reinserire nella società queste persone il più presto possibile".