Beirut, autobomba uccide ex leader comunista

Beirut (AsiaNews) – Una bomba posta sotto i sedili di un'automobile ha ucciso questa mattina George Hawi, 70 anni, ex segretario del Partito comunista libanese, noto per la sua ferma posizione anti-siriana. L'esplosione è avvenuta a Wata el-Msaitbeh, quartiere musulmano nella parte ovest della capitale ed ha ucciso l'uomo sul colpo. Si è salvato invece l'autista del mezzo, Tabet Kazzi, che è stato trasportato d'urgenza all'ospedale dell'Università americana.

La presidenza della repubblica libanese ah emesso un comunicato in cui "condanna l'assassinio" dell'ex leader comunista che, durante gli anni della guerra civile, ha fatto parte del gruppo "Rivoluzione nazionale" guidato da Kamal Joumblatt, padre dell'attuale leader druzo Walid Joumblatt. Walid Joumblatt ha condannato questo "atto terrorista e criminale" che "mira a turbare la stabilità del Paese pochi giorni dopo la fine delle elezioni". Egli ha messo in guardia il Paese su gesti come questi ed ha chiesto le immediate dimissioni dei responsabili dei servizi segreti libanesi.

Analisti sospettano che anche in questo assassinio vi sia la mano della Siria. Una prima reazione siriana è stata quella del ministro dell'Informazione Mahdi Dakhlallah, che "condanna a nome del governo siriano quest'atto criminale commesso dai nemici del Libano". Il ministro ha poi rinnovato la posizione della Siria, favorevole alla pace in Libano.

Il Libano continua ad essere sotto le pressioni interne ed esterne dal 14 febbraio scorso, quando un'autobomba ha ucciso nel centro di Beirut l'ex premier libanese, Rafic Hariri. Il 2 giugno un'altra autobomba ha invece ucciso il giornalista anti-siriano Samir Kasir nel quartiere cristiano di Achrafieh. Intanto, l'inchiesta internazionale sulla morte di Hariri registra oggi importanti sviluppi: il presidente della Commissione d'inchiesta, il giudice tedesco Mehlis, ha interrogato il capo del Servizio di difesa della presidenza della Repubblica, il generale Moustafa Hamdane, considerato complice nell'assassinio di Hariri. La Commissione dovrebbe interrogare oggi il capo del Servizio delle forze interne, generale Ali Hajj.

Per protestare contro questa escalation di violenza oggi alle ore 19 (ora locale) i giovani di Beirut hanno organizzato un sit-in nel quartiere di Wata El Msaitbeh, dove è avvenuto l'attentato mortale ad Hawi (YH)