Mumbai: benedizione speciale per gli animali domestici nel segno della “Laudato sì"
di Nirmala Carvalho
Da 15 anni p. Joseph D’Souza presiede la cerimonia in memoria di san Francesco d’Assisi. La Laudato sì “invita ad un’ecologia integrale, a riflettere sulle relazioni fra umani e animali”. La benedizione apprezzata anche da non cattolici. Una preghiera speciale per gli animali malati.

Mumbai (AsiaNews) – Cani, gatti, tartarughe e pappagalli di varie specie: anche quest’anno gli animali domestici delle famiglie di Mumbai hanno ricevuto la benedizione speciale di p. Joseph D’Souza, tenuta ieri nella chiesa del Sacro cuore di Santacruz West, nello Stato indiano del Maharashtra. Una tradizione istituita dal sacerdote 15 anni fa, in memoria dell’amore di san Francesco d’Assisi per tutte le creature. Quest’anno la cerimonia ha una valenza particolare perché, come spiega p. D’Souza ad AsiaNews, “si ispira alla Laudato sì di papa Francesco che invita tutti, cristiani e non, ad avere compassione nei confronti di tutte le creature di Dio. L’enciclica sottolinea la relazione reciproca tra ambiente e animali, con la società che abbiamo costruito, per la cura di tutto il creato”.

Il sacerdote ha impartito la benedizione a 55 cani, otto gatti, 12 tartarughe, due cacatoa, un pappagallo e quattro passerotti. Oltre alla preghiera tradizionale, quest’anno si è svolta una benedizione speciale per gli animali malati, come il cane del sacerdote, di nome “Wolfie”, che soffre di problemi cardiaci. “La richiesta di questo momento speciale – spiega – mi è stata fatta dagli stessi proprietari degli animali domestici. Tanti fedeli di religioni diverse hanno partecipato alla preghiera, compresi coloro che non possiedono animali e molti bambini, che erano i più emozionati”.

P. D’Souza aggiunge: “Oltre alla benedizione degli animali, la cerimonia è stata un’occasione per parlare della lettera enciclica di papa Francesco, in cui il papa fa riferimento agli animali e invita tutti ad abbracciare un modo più umano di rapportarsi agli altri esseri, viventi e non, ad una ‘alleanza tra l’umanità e l’ambiente’ [cap. II, par. V; cap. VI, par. II – ndr]”.

Gli amanti degli animali, conclude, “hanno ascoltato la mia spiegazione dell’origine del nome ‘Laudato sì’, che si richiama al Cantico delle creature di san Francesco d’Assisi, in cui il santo loda Dio per gli animali e tutte le creature. Il creato ha un valore intrinseco, e la nuova enciclica ci chiede di ragionare su una ecologia integrale, sulle relazioni tra umani e animali. Questo rappresenta un cambiamento profondo del modo in cui dobbiamo considerare gli animali”.