Arriva l’inverno per i profughi di Mosul: abbiamo bisogno del vostro aiuto
di Samir Youssef Al-khoury
P. Samir Youssef Al-khoury ci scrive per ringraziare degli aiuti che riceve attraverso AsiaNews. Le urgenze in prossimità dell’inverno sono vestiti pesanti, due generatori di corrente, abbonamenti per gli autobus delle scuole, latte e pane per i bambini.

Amadiya (AsiaNews) - Latte e pane per i bambini, vestiti, medicine, un lavoro, due generatori per sopperire alla mancanza di elettricità, gli abbonamenti mensili per i piccoli, che devono andare a scuola lontano da dove vivono: sono la lista delle necessità urgenti che p. Samir Youssef chiede ad AsiaNews e alla campagna “Adotta un cristiano di Mosul”. P. Samir è parroco della diocesi di Amadiya-Dohuc, nel nord del Kurdistan, dove hanno trovato ospitalità 3500 famiglie cristiane, musulmane e yazide fuggite da Mosul e dalla Piana di Ninive lo scorso anno, braccati dalle violenze dello Stato islamico. Grazie agli aiuti, spiega p. Samir, “contribuiamo a mantenere in loro la speranza che il nostro Signore Gesù sia con loro: se essi hanno lasciato tutto in nome suo e per amore suo, Egli non li abbandonerà mai”.

AsiaNews ha deciso di sostenere i progetti suggeriti da p. Samir Youssef. Per questo invitiamo tutti i nostri lettori e amici a fare donazioni secondo le modalità elencate nella campagna “Adotta un cristiano di Mosul”, riportate in calce.

Caro p. Bernardo,

Prima di tutto vorrei ringraziarti per quello che tu e AsiaNews state facendo per noi e per la nostra causa: quando parlate della nostra tragedia, della tragedia dei profughi cristiani e yazidi, ci aiutate a trovare solidarietà, a non finire nel dimenticatoio. Migliaia di persone in fuga senza nulla sono arrivate qui da un anno per sfuggire a morte certa; le radici dei nostri fratelli cristiani nella piana di Ninive, che risalgono al primo secolo d.C, sono state cancellate in una notte.

Dopo la prima accoglienza d'emergenza per aiutare le persone sfuggite dalla furia dell'Isis, noi come Chiesa caldea locale, da un anno facciamo I’impossibile: diamo loro da mangiare, diamo loro un alloggio, garantiamo medicine e cure. In questo modo contribuiamo a mantenere in loro la speranza che il nostro Signore Gesù sia con loro: se essi hanno lasciato tutto in nome suo e per amore suo, Egli non li abbandonerà mai.

Ma il nostro scopo è anche quello di dimostrare che I’amore di Dio è uguale per tutte le persone che stiamo ospitando: non ci sono solo i cristiani (di ogni confessione) ma anche yazidi e musulmani. E noi, per fare ciò, contiamo sulla carità della Chiesa cattolica nel mondo, del nostro patriarca della Chiesa caldea Mar Louis Sako e sulla buona volontà di molti cristiani e benefattori come i lettori di AsiaNews.

Da oltre un anno viviamo una situazione difficile: la gente è senza lavoro e dobbiamo dare loro non solo da mangiare ma anche del “cash money” per comprare il pane e il latte e per le altre piccole necessità, per loro e per i loro bambini. Quasi ogni girono abbiamo fatture da pagare (il carburante, I'acqua, l'elettricità). Il nostro lavoro quotidiano non si limita solo agli aiuti di prima necessità: la nostra missione come Chiesa è anche confermare nella fede queste persone provate e disperate e incoraggiarle a non avere paura.

E ora noi siamo alle porte dell'inverno e le nostre preoccupazioni sono queste:

1) Trovare i mezzi per trasportare gli studenti alle scuole, affinché non perdano un altro anno scolastico.

2) Dare a 200 famiglie del denaro per comprare vestiti per i loro bambini e altre necessità che vanno affrontate soprattutto in vista dell’inverno.

3) Comprare due generatori di elettricità, per due centri profughi, perché la corrente elettrica viene fornita solo poche ore al giorno e sovente non tutti i giorni.

Ci affidiamo fiduciosi alla vostra generosità e vi ringraziamo sin d'ora per l'aiuto e sostegno. Preghiamo per voi, e vi chiediamo di fare altrettanto per noi.

Un fraterno saluto a te, alla redazione di AsiaNews e a tutti quelli che ci aiutano.

P. Samir Yousif Al-khoury

 

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