Corea: ripartono le riunificazioni familiari, le prime dopo 21 mesi
Gli incontri coinvolgono circa 650 sudcoreani e un numero imprecisato di nordcoreani. I governi di Seoul e Pyongyang non riescono ancora a creare un calendario stabile per le riunificazioni, mentre sale l’età media di chi è stato diviso dalla Guerra civile del 1950.

Seoul (AsiaNews) – Un gruppo composto da circa 400 sudcoreani è in viaggio per la Corea del Nord, dove sono previste le prime riunificazioni familiari dopo 21 mesi. Si tratta della 20ma edizione degli incontri, nati come un gesto “di buona volontà” da parte dei due governi che tuttavia non sono mai riusciti a renderle istituzionali. Seoul ha aumentato il numero di medici e di ambulanze che seguono la delegazione, visto l’aumento dell’età media dei partecipanti.

Il primo round di incontri inizia oggi e si conclude il 23 ottobre; il secondo, cui partecipano circa 250 persone dal Sud, si svolgerà invece dal 24 al 26 ottobre. Il luogo scelto per gli incontri è come sempre un resort sul monte Kumgang, nella parte Nord della penisola, noto per la sua bellezza naturalistica e meta di viaggi organizzati. Il più anziano è un sudcoreano di 98 anni. Tutti i membri del gruppo hanno ricevuto il permesso di portare dei regali, per lo più generi alimentari, ai familiari nel Nord.  Gli incontri di riunificazione sono fra le cose più strazianti nella psicologia dei coreani: essi ricordano che un tempo le due parti della penisola erano unite e che vi erano famiglie che sono state spezzate dalla guerra e dalla divisione, che per decenni non hanno potuto mai vedersi, sentirsi, scrivere.

Per partecipare, i cittadini che possono dimostrare di avere un parente ancora in vita dall'altra parte del confine si registrano presso il ministero sudcoreano dell'Unificazione: all'inizio erano 130mila, oggi ne restano in vita poco più di 66mila.

Da questa macro-lista, il governo di Seoul prepara diverse liste per ordine di anzianità e per grado di parentela: la precedenza viene data a chi è più anziano - ma può comunque sopportare i disagi fisici e mentali che queste riunificazioni comportano - e a chi ha parenti prossimi come figli o fratelli e sorelle. Dati questi criteri si arriva a una lista di circa 1000 nomi, e il ministero affida a un computer nel corso di una lotteria trasmessa in televisione la scelta casuale dei nomi che verranno inclusi nelle riunificazioni.

A questi si aggiungono una serie di “riserve”, che subentrano in caso di impreviste marce indietro dell'ultimo momento: chi partecipa viene poi escluso dalle liste. Sconosciuti invece i metodi di selezione applicati da Pyongyang e le statistiche sui familiari della parte Nord.

Dallo storico summit inter-coreano del 2000 – che doveva renderle istituzionali – le riunificazioni familiari si sono svolte in 19 edizioni faccia a faccia, più sette in video conferenza. Soltanto 18.800 familiari hanno avuto modo di incontrarsi.