Dhaka, la Chiesa saluta p. Sima: Ha creato inni e testi che rimarranno per sempre
di Sumon Corraya
Il sacerdote, 76 anni, ha composto più di 100 canzoni sacre in lingua bengali usate ogni giorno nelle parrocchie di tutto il Paese. Ha insegnato presso il seminario maggiore e ha tradotto tutti i testi del Concilio Vaticano II. La commozione di sacerdoti e fedeli: “Ha dato tutto per la fede, riposa fra le braccia del Signore”.

Dhaka (AsiaNews) – La Chiesa cattolica del Bangladesh “non scorderà mai l’enorme contributo che ha ricevuto da p. Francis Gomes Sima, ‘genio’ della musica sacra e professore di seminario amato da laici e religiosi. Ha dato tutto per la fede, ora riposa fra le braccia del Signore”. Lo dicono ad AsiaNews sacerdoti e fedeli riuniti nella parrocchia di san Francesco Saverio a Golla, luogo di nascita del sacerdote, nel giorno del suo funerale.

Migliaia di persone si sono riunite per dare l’estremo saluto a p. Sima, 76 anni, morto lo scorso 7 novembre. Il p. Jyoti Alexius Gomes, che ha lavorato con lui per decenni, ricorda ad AsiaNews: “Come professore di seminario, ha insegnato a quasi tutti i vescovi attualmente in carica nel Paese. Ma il suo contributo maggiore è stato nel campo delle lettere: ha tradotto tutti i documenti del Concilio Vaticano II e ha pubblicato per anni il settimanale cattolico Pratibeshi”.

Un capitolo a parte merita il suo impegno musicale: “Ha composto circa cento inni sacri, che oggi vengono cantati tutti i giorni nelle parrocchie del Bangladesh. Sono musiche di una bellezza impressionante, che ha riunito in ben 16 audiocassette. Era davvero un genio in questo ambito”.

Robi Christopher D’Costa, del distretto di Barisal, ricorda: “Era un uomo semplice, pio e gran comunicatore. Ha dato tantissimo alla Chiesa, in modo particolare nel campo della liturgia e della musica sacra. Non dimenticheremo mai il suo apporto alla nostra fede”. Dominci Gomes conclude: “Non posso credere che il mio antico maestro non ci sia più. Gli rendo il mio ultimo omaggio, ma sono certo che già riposa nelle braccia e nella felicità del Signore”.