Papa: l’Eucaristia non è un premio per i buoni, ma è la forza per i deboli, per i peccatori
Videomessaggio di Francesco per l’apertura del Congresso eucaristico nazionale indiano, apertosi oggi a Mumbai. “La comunione con il Signore”, prosegue Francesco, “ci conduce alla solidarietà con gli altri”. “Gli esseri umani di tutto il mondo hanno bisogno di nutrimento”, non solo “quello che serve a soddisfare la fame fisica”.

Città del Vaticano (AsiaNews) – “Impariamo che l’Eucaristia non è un premio per i buoni, ma è la forza per i deboli, per i peccatori. E’ il perdono, è il viatico che ci aiuta ad andare, a camminare”. E’ quanto afferma papa Francesco in un videomessaggio per l’apertura dei lavori del Congresso eucaristico nazionale indiano, apertosi oggi a Mumbai.

Il Congresso eucaristico, dice il Papa, è “un dono di Dio”, “non soltanto per i cristiani dell’India ma per tutta la popolazione di un Paese cosi ricco di diversità culturali e di spiritualità”. Francesco ricorda poi quanto già Paolo VI ebbe modo di evidenziare, durante il suo viaggio in India nel 1964, nel discorso rivolto ai fedeli delle religioni non cristiane. Osservava papa Montini: “Cristo è caro a questo Paese”, “ispiratore di amore e sacrificio di se stessi” per “milioni di persone che hanno fatto la sua conoscenza e lo amano”.

“La comunione con il Signore”, prosegue Francesco, “ci conduce alla solidarietà con gli altri”. “Gli esseri umani di tutto il mondo hanno bisogno di nutrimento”, non solo “quello che serve a soddisfare la fame fisica”. Da qui il richiamo a tutti quanti sono sfamati e nutriti dal Corpo e dal Sangue di Cristo a non restare indifferenti verso i fratelli e sorelle che soffrono la fame, non solo fisica ma anche “d’amore, d'immortalità, di affetto, attenzioni, perdono, misericordia. Questi tipi di fame possono essere soddisfatti solo con il Pane che viene dall’alto”.

Poi ancora il richiamo “a portare la gioia del Vangelo a coloro che non lo hanno ancora ricevuto” e “speranza a coloro che vivono nelle tenebre e nella disperazione”. Infine l’auspico di Francesco che questo Congresso sia “foriero di luce per la gente dell’India”, “foriero di grande gioia e felicità”, “un’occasione” per “essere uniti nell’amore”.