Oceano Pacifico: il 2015 è stato l'anno dei tifoni. Mai così tanti (e così forti)
L’indice di energia accumulata dai cicloni calcolato dalla Colorado State University ha battuto il record del 1992 e i dati "possono ancora peggiorare". Il tifone Melor si sta abbattendo sulle Filippine: 9 morti e decine di migliaia di sfollati “passeranno il Natale senza acqua potabile”. Meteorologo: “Nell’oceano si stanno formando altre 16 tempeste tropicali a forza 3: un record mai visto”.

Manila (AsiaNews/Agenzie) – Il 2015 è stato un anno record per tornado e tifoni nell’Oceano Pacifico. A rivelarlo è Phil Klotzbach, autore delle previsioni meteo per la Colorado State Universtity, secondo il quale l’indice di energia accumulata dei cicloni non è mai stato così alto come quest’anno. L’indice è usato dai meteorologi per tracciare l’intensità delle stagioni tropicali.

Il 15 dicembre scorso l’unità di misura ha toccato quota 765, battendo il precedente record di 760 registrato nel 1992. Il problema, avvertono gli esperti, è che i dati del 2015 sono ancora da aggiornare, perché ci sono tempeste tuttora in azione.

Il tifone Melor, per esempio, è giunto da qualche giorno sulle coste filippine, venendo classificato a forza 4 nella scala statunitense Saffir-Simpson. Inoltre, afferma Dan Kottlowky, meteorologo di AccuWeather, “ci sono altre attività che si stanno sviluppando a sud di Guam [isola a circa 2mila chilometri a est delle Filippine ndr]. Tra pochi giorni, è probabile che avremo un’altra tempesta tropicale o un tifone”.

Melor, per ora, non ha colpito le zone più abitate delle Filippine ma, secondo Kottlowsky, esso potrebbe cambiare rotta. Il vero allarme, però, sono le piogge: circa 30 centimetri di acqua sono caduti da quando il tifone ha colpito il Paese, mettendo in difficoltà gli abitanti delle isole centrali. Per ora si contano almeno 9 morti e centinaia di migliaia di persone costrette a rifugiarsi sui tetti. Jonathan Baldo, membro della squadra anti-disastro, prevede che “moltissime persone passeranno il Natale nei centri di evacuazione, senza energia elettrica né acqua potabile. Ci vorranno tre o quattro mesi per riparare le linee elettriche e i lampioni sradicati dal vento”.

Dicembre e gennaio sono i mesi peggiori per il clima del Pacifico. È in questo periodo che, in modo ciclico, entra in azione il fenomeno climatico conosciuto come El Niño, che innalza sopra la media la temperatura delle acque del mare, facilitando la formazione di uragani e tempeste tropicali.

Klotzbach sottolinea che nel nord-ovest del Pacifico altre 16 tempeste stanno raggiungendo forza 3, e anche questo è un record: solo nel 1958 e nel 1965 si erano verificate 15 tempeste in contemporanea di tale intensità. Nel 2015, l’emisfero nord è stato colpito da 26 formazioni a categoria 4 o 5 (le più alte), battendo il precedente record di 18 del 1997 e 2004.