Nepal, ripreso l'invio di materiale bellico indiano

La decisione era stata annunciata già in maggio. Ong internazionali denunciano: "La situazione qui è immutata".


Kathmandu (AsiaNews/Agenzie) – Il governo indiano ha ripreso l'invio di materiale bellico in Nepal. Lo ha annunciato oggi Sanjay Verma, portavoce dell'ambasciata indiana a Kathmandu che ha però specificato: "Il materiale inviato qui dal mio governo non è letale". Secondo i media locali si tratta di un gran quantitativo di jeep blindate, giubbotti anti-proiettile e veicoli sminatori.

Il governo nepalese è stato isolato dalla comunità internazionale dopo il colpo di Stato del 1° febbraio quando il re Gyanendra ha rovesciato il governo eletto, accusato di corruzione, e dichiarato lo stato di emergenza. Da quel giorno centinaia di leader politici e di cittadini sono stati arrestati, i giornali sono pesantemente censurati e sono aumentate violenze e omicidi nel Paese.

Il 10 maggio Navtej Sarna, portavoce del ministro degli Esteri indiano, aveva annunciato l'intenzione indiana di riprendere l'invio di aiuti militari al Nepal. Il governo indiano aveva espresso in quell'occasione la speranza di un rapido ripristino "della democrazia multipartitica e della monarchia costituzionale".

Molte organizzazioni non governative internazionali denunciano però che "la situazione dei diritti umani nel Paese è immutata".

Secondo alcuni osservatori, sulla decisione aveva influito la visita in Nepal a maggio del ministro degli esteri cinese, Li Zhaoxing: gli analisti vedono nella ripresa indiana degli aiuti il timore che venga istituito un rapporto privilegiato con la Cina e il conseguente allontanamento dall'India, come già avvenne per opera di re Mahendra – padre dell'attuale sovrano - negli anni '60.