I cattolici nepalesi celebrano l'Anno dell'Eucarestia

Anche in Nepal, nonostante le tensioni interne causate dallo scontro fra l'esercito e la guerriglia maoista, i cattolici si sono riuniti per celebrare l'Anno dell'Eucarestia.


Deoniya (AsiaNews/Ucan) – Oltre mille cattolici provenienti da 3 parrocchie della parte est del Nepal hanno affrontato lo sommosse interne al Paese per partecipare all'incontro "Eucarestia per la Pace", che si è svolto il 2 luglio a Deoniya, a circa 285 chilometri sud-est dalla capitale Kathmandu.

L'incontro è stato organizzato dalle 3 parrocchie di Damak, Deoniya e Dharan che si sono unite - nonostante i disordini interni - per celebrare l'Anno dell'Eucarestia voluto dal defunto pontefice Giovanni Paolo II.

Fra i partecipanti vi era mons. Anthony Sharma, prefetto apostolico del Nepal, che ha detto: "Prima di partire per venire qui ero ansioso per la situazione politica di questa parte del Paese. Ora che sono qui sono contento nel vedere che molti fedeli siano venuti e che questo programma è un successo".

Alcuni dei partecipanti hanno definito il viaggio per raggiungere il meeting di preghiera "non facile". Molti hanno dovuto superare diversi punti di controllo istituiti dall'esercito e dalla guerriglia maoista che, dal 1996, ha iniziato una campagna per costruire una "repubblica comunista" nel Paese: da allora sono morte oltre 12 mila persone, e più di 10 mila dall'inizio del 2001, quando gli scontri si sono intensificati.

Il programma dell'evento ha visto svolgersi una processione, messe e programmi culturali. Durante la processione i partecipanti hanno recitato il rosario e cantato inni nel loro idioma locale e dopo la processione 12 preti hanno concelebrato la messa con mons. Sharma. Durante la sua omelia il prelato ha sottolineato "l'importanza dell'Eucarestia, capace di trasformare la vita delle persone".

James Toppo, 41 anni, catechista da 19 anni dice: "E' la prima volta che un evento del genere viene fatto in Nepal". "Questo evento – aggiunge – è molto importante per i cattolici del Nepal, perchè serve a rinforzare la nostra fede e dà coraggio ai cattolici per praticare in modo aperto la propria religione".