Formati dalla misericordia, i giovani “possono cambiare il Bangladesh”
di Sumon Corraya

Un incontro di quattro giorni organizzato dalla Chiesa bangladeshi per incontrare i futuri leader delle comunità, della società e della nazione. Al centro dell’assemblea, la misericordia e le sue ricadute pratiche nella vita di ciascuno. Un invito a liberarsi dalla schiavitù moderna del consumismo e del materialismo.


Dhaka (AsiaNews) – Un giorno molto vicino “sarete voi giovani a guidare questa società, questa Chiesa e questa nazione. Ecco perché è fondamentale che sin da ora decidiate di modellare la vostra vita sugli insegnamenti di Gesù e sulla sua misericordia”. È l’appello rivolto da mons. Paul Ponen Kubi, vescovo di Mymensingh, ai circa 400 ragazzi riuniti nella sua diocesi per un incontro nazionale sul tema della misericordia. Il presule ha chiarito anche l’importanza di mettere su famiglia: “Una famiglia ideale è una piccola Chiesa ideale, il nucleo dell’intera società”.

L’incontro si è svolto nella chiesa dedicata a san Leone Magno (parrocchia di Baromati), nel distretto Sherpur. Circa 370 giovani cattolici si sono registrati per i quattro giorni di conferenze e incontri, dal 18 al 22 febbraio, organizzati nell’ambito della 31ma Assemblea giovanile nazionale.

Introducendo i lavori – dedicati al versetto evangelico “Beati i misericordiosi, perché otterranno misericordia” – mons. Kubi ha raccontato: “Quando ero un giovane sacerdote, la mia pastorale era incentrata sui giovani. Oggi quei ragazzi sono i nostri leader: i giovani hanno un coraggio immenso, quindi possono fare il buon lavoro che altri non riescono a compiere”.

Lo scopo della Commissione episcopale per la pastorale giovanile, che ha organizzato l’incontro, è quello di promuovere la fede e la cultura cristiani attraverso un maggior coinvolgimento degli studenti di liceo e università. Questo avviene, spiega uno degli organizzatori, “incoraggiandoli a divenire cittadini responsabili, che abbiano voglia di mettersi in gioco”. Molto importante è anche l’impegno a “liberarsi” dalle schiavitù moderne: consumismo, materialismo e capitalismo sfrenato.

Parlando alla platea, Apurbo Mrong – direttore regionale della Caritas di Mymensingh – ha detto: “Voi giovani, dal mio punto di vista, siete avanzati e fiduciosi. Sono le virtù che dovete usare nella vostra vita quotidiana, gli strumenti con cui potete arricchire la Chiesa e la nazione”. Il p. Ripon James, coordinatore della Commissione, ha aggiunto: “Mettete in piedi un progetto di vita sin da ora. In questo modo potrete ottenere il massimo dalla vostra esistenza”.

Jackson Soren, giovane di Dinajpur, dice ad AsiaNews: “Ci hanno spiegato meglio l’Anno della misericordia e il messaggio del papa. Ho deciso di dare più spazio alle opere di misericordia nella mia vita. Inoltre ho imparato meglio la cultura dei tribali Garo, in maggioranza a Mymensingh. Io sono della comunità tribale Santal, e sono felice di essermi fatto nuovi amici”.