Faisalabad (AsiaNews) Almeno 10 i morti, oltre a numerosi feriti e dispersi per le piogge torrenziali che colpiscono il Pakistan in questi giorni. Sono 348 mila le persone costrette all'evacuazione e si registrano danni gravi a circa 19 mila abitazionied ai raccolti. Le alluvioni hanno colpito oltre 83 mila chilometri quadrati in 11 distretti della regione del Punjab.
Lo ha detto ad AsiaNews Mian Akram, direttore del Dipartimento operazioni di soccorso che spiega come gli abitanti dei villaggi siano rimasti isolati, aspettando i soccorsi sui tetti delle case.
Molto alto anche il rischio epidemie, in assenza di condizioni sanitarie adeguate e tenuto conto che stanno aumentando i casi di malattie della pelle e dello stomaco. Intanto, molte persone si sono lamentate col governo per la carenza di cibo e medicine. Con le case di fango che crollavano sotto il flusso delle acque, centinaia di villaggi sono stati evacuati e le persone sono state trasferite in posti più sicuri dai reparti speciali dell'esercito. Operazioni di recupero e salvataggio sono state promosse anche da numerose Organizzazioni non governative.
Il disastro ha colpito numerose famiglie con lavoratori a reddito saltuario o giornaliero e piccoli proprietari terrieri le cui case di fango sono state devastate.
Quattordici persone sono rimaste uccise e 11 seriamente ferite quando una nave carica di sfortunati ha urtato dei cavi elettrici a Rojahan Pur l'11 luglio. Secondo la polizia, tra i morti ci sarebbero 4 bambini e 6 donne. I feriti, per lo più donne e bambini, sono stati portati in un ospedale da campo. Si stanno ancor cercando di recuperare i corpi dall'acqua.
Il dipartimento del governo pakistano che si occupa del sostegno agli alluvionati ha annunciato risarcimenti per la perdita di vite umane, di animali e per il danneggiamento o la distruzione delle case. Il responsabile del dipartimento nel Punjab, generale Muhammad Irfan, ha detto che nel caso della morte di un capofamiglia, gli eredi riceverebbero 100 mila rupie (circa 1.400 euro), mentre i feriti in maniera più seria riceverebbero 50 mila rupie. Nel caso in cui a morire non fosse chi porta il pane a casa, agli eredi spetterebbero 65 mila rupie. Il Servizio cattolico di sostegno e recupero provvederà per un mese al sostegno di un migliaio di famiglie. Il Servizio distribuirà anche grandi fogli di materiale plastico multiuso.